Riassunto analitico
Il presente lavoro di tesi ha l’obiettivo di applicare nozioni di semiotica allo studio del packaging enologico, andando ad approfondire in particolar modo il ruolo delle etichette del Lambrusco di Modena. Tale progetto si sviluppa a partire da due quesiti fondamentali: quali sono gli effetti che si possono riscontrare studiando le etichette del lambrusco da un punto di vista semiotico? E in che modo questo può contribuire al miglioramento della comunicazione di un vino? Nel tentativo di rispondere a tali questioni, sono stati presi in esame due casi studio: la cantina storica Francesco Bellei (della famiglia Cavicchioli) e l’azienda agricola Terrevive. Con la prima è stato svolto un incontro in azienda che ha permesso di scoprire come le etichette del lambrusco si sono evolute nell'arco degli ultimi cinquant'anni; con la seconda, invece, è stata svolta un'intervista di tipo qualitativo al fine di comprendere al meglio tale realtà e le loro etichette innovative. Il lavoro ha permesso innanzitutto di riscontrare un importante coinvolgimento da parte dei protagonisti del settore, ma anche di avanzare interessanti punti di svolta nell’uso della semiotica all’interno del wine marketing. La scelta di approfondire tale tematica risiede nell’evidente necessità del panorama enologico di trovare nuove strategie per comunicare il proprio vino, in particolar modo il lambrusco, prodotto dall’anima antica e in continua evoluzione.
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