Riassunto analitico
Lo scopo di questa tesi è di discutere le principali caratteristiche dell’uso del linguaggio legale inglese utilizzato nella stesura di documenti legali quali i contratti, per poi confrontarle con due corpus di contratti di tirocinio autentici rappresentanti due usi differenti dell’inglese contrattuale: un primo corpus proveniente da università britanniche e quindi scritto da madrelingua inglesi, mentre il secondo proveniente da università italiane in cui la lingua utilizzata è rappresentata o da usi dell’inglese come lingua franca, o da un inglese tradotto. Lo studio è stato condotto attraverso una prima analisi manuale della struttura dei singoli contratti presi in esame, per poi concentrarmi sullo studio delle scelte linguistiche adottate nei due corpora, sia dal punto di vista lessicale che sintattico. È stato dunque possibile effettuare un confronto sulle caratteristiche lessicali in entrambi i corpora confermando la natura convenzionale e ripetitiva del linguaggio dei contratti, per poi comparare i risultati relativi ai due corpora anche tra di loro, i quali si sono rivelati generalmente affini, seppur presentando alcune differenze. Si è potuto infatti notare come dal punto di vista strutturale i contratti provenienti dalle università italiane fossero più completi e aderenti alle convenzioni tipiche dell’inglese legale, mentre dal punto di vista linguistico presentassero una maggiore varietà e variabilità nelle forme utilizzate, che, insieme ad alcuni tratti discordanti con le norme linguistiche dell’inglese contrattuale, confermavano la natura prevalentemente tradotta di questi testi.
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Abstract
This dissertation aims at discussing the main features characterizing legal English, in order to compare them with the language used in two corpora of authentic internship agreements representing two different uses of English: the first comprising documents issued by British universities and therefore representing the use of the language from native speakers; whilst the other, including texts issued by Italian universities, represent examples either of English as a lingua franca, or instances of translation into English. The study has been carried out through a manual analysis of the structure characterising each of the contracts under investigation, followed by an examination of the various linguistic expressions used in the two corpora, both from a lexical and a syntactic point of view. A comparison of the lexical characteristics of both corpora has been carried out, aiming at finding out both similarities and differences. The findings show that the structure of the contracts in the Italian corpus is more complete, whilst from a linguistic point of view they show a greater variety also of unusual forms differently from their English counterparts, confirming their prevailing nature as translated texts.
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