Riassunto analitico
Il seguente elaborato mostra dapprima uno studio bibliografico effettuato sulle origini dei concetti di Lean Production, i quali hanno portato un radicale cambiamento all’interno ed all’esterno dei sistemi produttivi di qualsiasi settore industriale. Il focus viene poi spostato su quelle che sono le principali tipologie di spreco all’interno di una realtà produttiva: le 3 “M” (muda, muri, mura), che rappresentano rispettivamente gli sprechi (di cui si parlerà a lungo), il sovraccarico e l’incostanza, sono criticità presenti all’interno di qualsiasi reparto ed in generale in qualsiasi azienda e la loro conoscenza risulta essere il primo passo verso la loro mitigazione che, tuttavia, non può mai portare ad una totale eliminazione del problema. Nella parte finale dell’elaborato viene analizzato, secondo lo studio bibliografico fatto in precedenza, quanto rilevato durante un percorso di tirocinio in un’azienda fornitrice di soluzioni innovative di intralogistica. Nello specifico, si è analizzata ed affrontata la presenza di sprechi all’interno di un reparto di montaggio manuale di LGV (Laser Guided Vehicle), un prodotto fortemente customizzabile che presenta una grande variabilità sia in termini di problemi riscontrabili, sia in termini di soluzioni applicabili per la loro mitigazione. È emersa in tal senso la necessità di affrontare tutte e 7 le tipologie di attività a non valore aggiunto mostrate nella prima parte dell’elaborato, ovvero la sovrapproduzione, i tempi d’attesa, i trasporti inutili, i processi ridondanti o lavorazioni errate, le scorte, i movimenti superflui, i difetti. Infine, si è analizzato quello che viene definito ottavo muda, ovvero la creatività inutilizzata all’interno di un processo produttivo. L’elaborato si chiude con le considerazioni finali tratte dallo studio dei risultati riscontrati e dalle attività svolte con l’obiettivo di diminuire la presenza degli sprechi stessi.
|