Riassunto analitico
Pregiudizi e stereotipi sono una parte integrante della cultura di un gruppo che rovinano le relazioni intergruppo e portano alla creazione e al mantenimento della disuguaglianza sociale. Una strategia utilizzata per delegittimare l'altro è la deumanizzazione. Il processo di deumanizzazione può avvenire sia esplicitamente, considerando l'altro come oggetto, robot, animale, sia attraverso metodi più sottili. Leyens parla di infraumanizzazione quando l'outgroup viene percepito come meno umano rispetto l'ingroup. quando gli altri vengono, invece, percepiti come animali o robot, Haslam parla di deumanizzazione animalistica e meccanicistica. E' possibile anche che ad essere negata è l'agency cioè la capacità di fare, pianificare, o l'experience e quindi l'altro viene visto come non in grado di percepire e provare emozioni. Negli ultimi anni gli studi si sono concentrati particolarmente sull'oggettivazione sessuale, un fenomeno sempre esistito ma raramente preso in esame. A subire maggiormente questa tipologia di oggettivazione è la figura femminile, la quale sempre più viene associata ad un oggetto di consumo. Questa oggettivazione all'interno dei mass-media facilità l'utilizzo da parte dell'uomo di uno sguardo oggettivante nei confronti della donna. Le pratiche culturali dei media e lo sguardo oggettivante da parte di terzi può far sì che la donna sperimenti periodi transitori di auto-oggettivazione percependosi lei stessa come un oggetto. Il costante richiamo, infatti, esercitato da uno sguardo porta la donna a cercare di apparire attraente e ad internalizzare degli standard di bellezza, proposti dalla società, surreali. Tale fenomeno ha diverse conseguenze: dalla vergogna all’ansia, dalla riduzione delle esperienze di stati motivazionali di picco ai problemi nella concentrazione e diminuzione della consapevolezza degli stati corporei interni. Tutto ciò, inoltre, può dare origine a depressione, disturbi alimentari, disfunzioni sessuali che possono colpire la figura femminile in qualsiasi sua tappa evolutiva. Un concetto molto vicino a quello di oggettivazione sessuale è quello di sessismo. Anche in questo caso a soffrirne maggiormente è la donna, vista spesso come il sesso debole e adatta al lavoro domestico. Secondo Glick e Fiske esistono due tipi di sessismo: ostile e benevole. Nel primo caso si fa riferimento a quelle donne che cercano di accrescere il loro status e quindi vengono rappresentate come negative poiché percepite come una sfida al potere maschile; nel secondo caso si ha una visione più positiva della donna, la quale accettando, invece, il suo ruolo tradizionale viene percepita come bisognosa di protezione da parte dell’uomo. Dai vari studi è emerso, infatti, che la violenza di genere investe una grande quantità di donne. Ancora una volta il comun denominatore è il bisogno dell'uomo di controllare, dominare e intimidire la donna. I casi di violenza però, a causa di una serie di motivi, non sempre vengono denunciati e per tale motivo ci è difficile poter affermare se con il tempo c’è stato un aumento o meno di tale fenomeno. Essendo i concetti affrontati finora tutti attuali e poco presi in esame, abbiamo deciso di indagare il fenomeno dell’oggettivazione della donna in un contesto specifico e non ancora esplorato, che è quello della coppia. Tenendo in considerazione, infatti, il punto di vista del maschio nei confronti della sua partner rispetto queste dimensioni, abbiamo voluto vedere come l’umanità e l’oggettivazione possono influire sulla percezione della coppia.
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