Riassunto analitico
Preservare la memoria di grandi processi di formazione della coscienza nazionale assume, in un periodo come quello attuale in cui alcune forze politiche mostrano d'ignorarne o peggio criticarne l'importanza, il carattere dell'urgenza. Tra questi rientra a pieno titolo la stagione segnata e indirizzata dall'esistenza del PCI. Come strumento d'indagine si è optato per l'affiancamento, ai più usuali manuali testuali, dell'utilizzo della canzone come fonte storica. La tesi ripercorre quindi a grandi passi, attraverso la cartina di tornasole della canzone politica, la storia del Partito Comunista Italiano e dei suoi sostenitori e affini, dalla fondazione nel 1921 ai giorni nostri. È suddivisa in cinque capitoli segnati da quelli che sono stati individuati quali punti di svolta nella storia della nazione e, quindi, della società e del Partito. L'introduzione presenta le motivazioni che hanno spinto l'autore alla scelta di questo particolare oggetto di studio, e qualche riflessione sull'utilizzo delle canzoni quali fonti storiche. Il primo capitolo tratta il periodo della fondazione e della clandestinità nella prima fase del regime fascista, con uno sguardo in particolare alla partecipazione alla guerra di Spagna. Il secondo prende in analisi gli anni della guerra mondiale, giungendo al 25 aprile del 1945 e indagando la partecipazione comunista nell'ambito della Resistenza. Il terzo inizia nell'immediato dopoguerra per giungere ai movimenti studenteschi del 1968 ed è caratterizzato dall'attenzione rivolta alle piazze dove si svolgeva la parte visibile delle battaglie di comunisti e antagonisti in genere. Il quarto copre il gli anni di piombo e quelli del compromesso storico, prendendo anche in esame le implicazioni del “terrorismo rosso” sull'agire del PCI, e si conclude con la morte di Berlinguer. Il quinto e ultimo inizia con lo sgretolamento della formazione politica sull'onda del crollo del muro berlinese e prende in esame le reazioni del “popolo di sinistra” di fronte alla scomparsa del proprio referente politico e alla sua sostituzione con le formazioni politiche più recenti. Le conclusioni cercano di cogliere il modificarsi del fenomeno delle canzoni politiche e valutano l'evoluzione della manifestazione del dissenso, mutuata negli anni dalla protesta di piazza all'antipolitica da social media. I vari testi utilizzati nella bibliografia coprono sia l'ambito storico che quello sociale, senza tralasciare quello più propriamente musicale.
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Abstract
In the current period it is urgent to preserve the memory of the main processes that built up national consciousness, while political forces try to ignore them or, which is worst, to delegitimate them. Among these processes stems the period characterized and shaped by the Italian Comunist Party (Partito Comunista Italiano, PCI), on of the biggest Communist party in the western world.
The present paper uses songs’ lyrics as an additional historical source, to supplement usual hystorical manuals.
The thesis covers the history of Italian Communist Party and his advocates and flankers from its foundation in 1921 to the present days.
It's divided into five chapters, characterized by as many turning points in the history of the country and, therefore, of the Italian Communist Party and of the Italian society as well.
The introduction shows the reasons which bring the author to focus on such a subject, and some reflections on the use of songs’ lyrics as an historical source.
The first chapter takes into consideration the phase of foundation of the PCI and its initially illegal existence under the fascist repression, with an overview of the Italian participation to the Spanish civil war.
The second chapter analyzes the years of World War II, until the Day of Liberation (1945 April the 25th) and investigates the important involvement of communists advocates in the Resistance movement.
The third chapter focuses on the period between the immediate post-war years and the students protests in 1968, marked by large protests that made visible the communists and antagonists struggles in Italy.
The fourth chapter covers the so called “years of lead” (“anni di piombo”, a period deeply marked by terrorist attacks in Italy) and the so called “Historical Compromise” (compromesso storico, the PCI choice to publicly refuse any form of terrorism), analyzing the implication of “Left-wing terrorism” (terrorismo rosso) on PCI stance; it concludes with Berlinguer's death.
The last chapter starts with the disintegration of the Party due to the Berlin Wall collapse and it takes into exam the reactions of the so called “popolo di sinistra” (the left-wing electorate) to the disappearance of its political referent and its substitution with new referents.
The conclusive part tries to grasp how dissent expressions changes, from protests to modern social media anti-politics espressions.
Several volumes are presented in the bibliography, covering both historical and social issues, without neglecting music issues.
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