Riassunto analitico
Tra le critiche rivolte all’Organizzazione mondiale del commercio (OMC), spesso rimproverato a quest’ultima di attribuire troppo poca importanza alle preoccupazioni non commerciali dei consumatori e degli Stati, rifletta i loro valori sociali o culturale, con il pretesto di combattere gli ostacoli al commercio internazionale. Eppure, nel settore degli scambi di merci, l’articolo XX del GATT prevede alcune eccezioni generali, che consentono eventualmente agli Stati di giustificare una misura restrittiva per il commercio, in particolare per motivi di tutela della moralità pubblico. Orbene, questa «eccezione di moralità pubblica», finora raramente invocata, è al cuore della controversia commerciale che oppone attualmente il Canada all’Unione europea, dopo l’embargo sui prodotti derivanti dalla caccia alla foca adottato nel 2009 dalla Commissione, considerata crudele da molti europei. In questa memoria abbiamo tentato di considerare il possibile esito di questa controversia. A tal fine, abbiamo condotto uno studio preliminare del concetto di moralità pubblica in diritto internazionale pubblico e presentato in il contesto, in particolare politico, di questa controversia; poi abbiamo proceduto alla sua analisi per fasi, secondo il metodo finora adottato dall’organo di regolamento controversie (DSB). Al termine delle nostre riflessioni, abbiamo concluso che il DSB dovrebbe constatare che la misura europea contestata mira a rispondere ad una reale esigenza di protezione della moralità pubblica in Europa; tuttavia, secondo noi, è probabile che l’embargo europeo non sia considerato «necessario» a tal fine, ai sensi dell’articolo XX del GATT: in effetti, l’ORD riterrà senza dubbio che l’Unione europea avrebbe potuto mettere in opera soluzioni meno incompatibili con i suoi obblighi a titolo del GATT. Noi Riteniamo quindi, ahimè, che l’esito di questa controversia non soddisferà coloro che chiedono una maggiore grande apertura dell’OMC nei confronti di legittime considerazioni non commerciali.
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