Riassunto analitico
Il terremoto che nel maggio 2012 ha colpito l’Emilia ha posto i comuni e le pubbliche amministrazioni in generale, davanti a problemi di grande entità. Con il sisma, le pubbliche amministrazioni, e soprattutto i comuni dei territori più colpiti, hanno dovuto affrontare svariati problemi a cui probabilmente non erano preparati, visto il rischio sismico non elevato della zona. In questa analisi si vuole studiare la gestione da parte degli enti pubblici dell’emergenza sisma, focalizzandosi sui provvedimenti adottati in tema di innovazione del settore pubblico negli ultimi anni. Tra i provvedimenti adottati conseguentemente all’informatizzazione nei sistemi delle amministrazioni pubbliche, vi sono piattaforme a servizio dei cittadini, per i quali diviene più facile l’interazione con i servizi pubblici e la comunicazione per la richiesta di aiuti in fase di emergenza. Fondamentale è stata la disposizione del MUDE: (modello unico digitale dell’edilizia) nel campo dell’edilizia privata. È la piattaforma informatica utilizzata per l’attuazione delle ordinanze commissariali 29, 51 e 86/2012 relative alla ricostruzione. Il Mude unisce nello stesso procedimento sia la pratica edilizia per effettuare i lavori di riparazione, ripristino o ricostruzione degli immobili, che la pratica relativa alla richiesta dei contributi. Per raccogliere dati concreti sull’implementazione e lo sviluppo delle piattaforme a disposizione dei cittadini in merito alla richiesta dei contributi per la ricostruzione degli edifici danneggiati, sono state anche effettuate interviste ai Comuni maggiormente colpiti dal sisma nel 2012, all’interno di una ricerca in corso presso l’Università di Modena e Reggio Emilia.
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