Riassunto analitico
L’elaborato di tesi ha come obiettivo quello di analizzare il contesto normativo e il mercato in cui opera l’equity crowdfunding in Italia. L’elaborato è suddiviso in quattro capitoli. Nel primo capitolo si introduce il tema crowdfunding nella sua generalità, si identificano i tre attori coinvolti in questo processo (progettista, finanziatore e piattaforma) e si fa un breve excursus storico del fenomeno. Infine viene presentata la tassonomia dei diversi modelli di crowdfunding nonché le motivazioni che spingono soggetti promotori e finanziatori a prendervi parte. Il secondo capitolo si focalizza sull’equity crowdfunding, quella tipologia di crowdfunding che consente ai finanziatori di partecipare al progetto in qualità di soci. Dopo aver contestualizzato la sua collocazione all’interno dell’early-stage financing, mettendo in luce le principali analogie e differenze con le figure del business angel e del venture capitalist, si confronta l’equity crowdfunding con gli altri modelli di crowdfunding e si descrive il funzionamento dei portali. Il focus poi viene posto sulle categorie e sui fattori di rischio dello strumento e, per contro, anche sui potenziali benefici. Il terzo capitolo, invece, si concentra sull’analisi di questo fenomeno nel contesto italiano. Dapprima si analizza lo strumento dal punto di vista normativo, sia per quanto concerne la legislazione primaria che per quanto riguarda l’implementazione regolamentare di Consob. Sono poi esaminati i vantaggi fiscali per gli investimenti tramite portali per la raccolta di capitali di rischio sia dal lato dell’investitore sia da quello dell’emittente. In ultimo si dà evidenza al mercato italiano dell’equity crowdfunding, un mercato che nell’ultimo anno ha conosciuto una crescita importante, raddoppiando la raccolta complessiva effettuata dall’inizio dell’operatività dei portali. Si presentano dunque i portali autorizzati ad operare in Italia e le caratteristiche delle 109 campagne di equity crowdfunding condotte nel nostro paese al 30 giugno 2017, fornendo informazioni circa il target di raccolta, la quota di capitale offerta, la tipologia di strumenti emessi e l’importo minimo di investimento. Il quarto ed ultimo capitolo presenta invece una breve panoramica della regolamentazione dell’equity crowdfunding in Europa, con riferimento a tre paesi confrontabili per dimensione con il nostro: Francia, Germania e Spagna. Per ciascuna nazione si vedrà se il fenomeno è regolamentato o no, ed in quali termini.
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