Riassunto analitico
In questo elaborato è stata applicata la metodologia dell’Analisi del Ciclo di Vita (LCA) a un impianto di stoccaggio e recupero di rifiuti situato a Formigine (MO). Nel processo di valutazione di LCA sono stati impiegati fattori di emissione specifici per ogni processo considerato nello studio. L’analisi LCA completa considera diverse categorie d’impatto, in questo caso specifico ci si è focalizzati sul quantificare l'impatto ambientale relativo alla sola categoria dei cambiamenti climatici, espresso in kgCO2eq.
Il lavoro si è basato su dati principalmente primari, ovvero forniti direttamente dai responsabili dell’impianto; quelli non disponibili sono invece stati integrati con stime basate sui dati primari e su valori medi. I confini del sistema dell’analisi LCA effettuata sui rifiuti trattati presso l’impianto comprendono: la fase di raccolta, il trasporto presso l’impianto stesso, le movimentazioni interne, la selezione e tutte le altre attività indirettamente connesse alla gestione. Per ciascun processo sono stati calcolati gli impatti in termini di materie prime ed energia relativi all’intero ciclo di vita: produzione, approvvigionamento e fase d’uso.
L'obiettivo è stato quello di determinare l'impatto ambientale della gestione complessiva dei rifiuti che giungono all'impianto di Formigine, consentendo ai clienti (produttori dei rifiuti stessi) di essere consapevoli dell’impatto da loro generato nel conferire tali rifiuti nell’impianto. Inoltre, questa valutazione mette in evidenza i processi più critici dell’intero ciclo, per i quali risulta necessario un intervento di mitigazione di impatto tramite l'impiego di fonti energetiche rinnovabili e di altre soluzioni più sostenibili.
Il calcolo LCA è stato condotto sia per il flusso totale dei rifiuti conferiti all'impianto nel 2023 sia più nello specifico per i rifiuti da imballaggi in carta e cartone, dai quali si ottiene carta EoW successivamente inviata alle industrie cartarie.
Dai risultati acquisiti emerge chiaramente che le fasi a maggiore impatto ambientale, in termini di emissioni di CO2, sono: il consumo di gasolio per il trasporto e le movimentazioni interne dei rifiuti, il consumo di energia elettrica e l’utilizzo del filo di ferro per le legature delle balle in uscita dalla pressa.
È stato poi confrontato l'impatto ambientale dell'attuale scenario con quello di uno futuro, che prevede l'elettrificazione dei mezzi per le movimentazioni interne, l'impiego di energia elettrica da fonti completamente rinnovabili e una riduzione dell'uso del filo di ferro o la sua sostituzione con reggetta in plastica. Dal confronto lo scenario futuro risulta essere una valida alternativa a quella attuale, in quanto più sostenibile dal punto di vista ambientale.
Per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili è stata considerata l'installazione di un impianto fotovoltaico in grado di coprire il fabbisogno previsto per lo scenario futuro. Lo studio ha evidenziato che una scelta di questo tipo non solo ridurrebbe l'impatto ambientale dell'infrastruttura, ma comporterebbe anche dei benefici economici derivati da un ritorno dell'investimento stimato entro circa sette anni dall'installazione.
I riferimenti dello studio sono stati: l’inventario GHG (Greenhouse Gases) e il progetto OWR (Oriented Waste Route), entrambi redatti dall’ufficio SGI (Sistemi di Gestione Integrati) di Garc SpA e gli insegnamenti dei corsi di laurea magistrale “Sostenibilità Energetica e Fonti Rinnovabili” e “Chimica degli Inquinanti e Strumenti di Controllo di Impatto Ambientale” (UNIMORE). Il progetto è stato condotto nel corso dello svolgimento del tirocinio curriculare presso il Centro di Competenze per l’Economia Circolare di Garc Ambiente SpA SB.
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