Riassunto analitico
Il principale obiettivo del presente elaborato è quello di introdurre e spiegare il Dialogue Intepreting all’interno di contesti mediatici, che rappresentano ormai una parte integrante di ogni individuo appartenente alla società contemporanea, in cui la tecnologia e la fruizione di canali mediatici è considerata abitudine. In particolare, l’attenzione sarà rivolta al genere dell’intervista, analizzata all’interno di due differenti contesti mediatici di azione: il talk show, presentato attraverso esempi del celebre programma italiano Maurizio Costanzo Show, e la radio, introdotta attraverso specifici estratti della celebre rubrica radiofonica Deejay Chiama Italia, appartenente alla stazione Radio Deejay. L’attenzione è stata rivolta ad interviste in cui alcuni ospiti stranieri sono stati chiamati in studio, e di conseguenza è stata richiesta anche la presenza di interpreti che potessero fornire al pubblico una traduzione degli interventi. In maniera specifica, l’interesse è rivolto a quei momenti, durante la conversazione (apparentemente spontanea), in cui i partecipanti all’intervista (conduttore, ospite, interprete) compiono potenziali minacce nei confronti degli altri parlanti, che possono scaturire in una vera e propria perdita della “faccia” e del proprio ruolo interazionale. Interventi come sovrapposizioni, interruzioni ed appropriazione dei turni rappresentano un vero e proprio rischio nei confronti della fluidità con cui la conversazione prosegue, e di norma spetta all’interprete “stabilire l’ordine” e difendere la propria faccia, ma anche e soprattutto quella dell’ospite straniero, che dipende proprio dall’interprete. Si è scelto di mettere a confronto due realtà mediatiche molto diverse tra loro, con lo scopo di mostrare come la differenza preponderante risieda nel contesto di interazione, che è in grado di dettare differenti strategie traduttive ed interazionali. Il confronto rappresenta un utile mezzo per evidenziare il differente scopo delle interazioni, e il modo in cui le relazioni tra i partecipanti siano in grado di cambiare radicalmente, seguendo il conflitto o la cooperazione. Il capitolo 1 analizza e presenta le caratteristiche della conversazione spettacolo, approfondendo poi il tema dell’interazione in contesto televisivo e radiofonico, in cui il talkshow interpreting viene poi messo a confronto con l’interpretazione di conferenza. Nel capitolo 2 viene poi introdotta e spiegata la figura dell’interprete televisivo, in relazione agli altri partecipanti all’interazione. L’interprete verrà analizzato in base al contesto di azione, alle strategie di traduzione e di coordinamento a seconda della specifica necessità interazionale. Il capitolo 3 presenta le teorie di studio utilizzate per analizzare il relativo corpus di analisi: in particolare verranno introdotti i princìpi cardine dell’Analisi Conversazionale, e verranno poi presentati gli specifici casi di intervista presi in analisi, messi poi a confronto in maniera 3 maggiormente esaustiva ed esplicita nel capitolo 4, che terminerà con una discussione dei dati individuati. I potenziali rischi di perdita della “faccia” interazionale rappresentano un interessante punto di partenza per analizzare l’intera costellazione comunicativa. Le potenziali minacce vengono gestite in maniera molto differente dagli interpreti a seconda del contesto in cui si trovano e delle intenzioni comunicative, ma anche del livello spettacolare del programma.
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Abstract
The main objective of this paper is to introduce and further explain dialogue interpreting within media
contexts, which now represent an integral part of every individual belonging to a contemporary
society, in which technology and the use of media channels is considered a normal habit. In particular,
the focus will be on the interview genre, which will be analyzed within two different media contexts
of action: the talkshow, presented through examples of the famous italian program Maurizio Costanzo
Show, and the radio, presented through specific extracts of the radio column Deejay Chiama Italia,
belonging to the main station Radio Deejay.
The attention is paid to interviewa in which foreign guests were called into the studio, and
consequently the presence of interpreters were also requires to provide the public with a translation
of the speeches. Specifically, the interest is directed to those moments, during the conversation
(apparently spontaneous) in which participants (host, guest, interpeter) make potential threats to other
speakers which can result in a potential loss of their “face” and of their interactional roles.
Interventions such as overlaps, interruptions and appropriations may represent a real risk for the sake
of the correct flow of conversation, and as a rule it is up to the interpreter “to establish order” and
defend his face, but also and above all that of the foreign guest, who depends precisely on the
interpreter. We have chosen to compare two different media realities, with the aim of showing how
the predominant difference resides in the context of interaction, which has the ability to dictate
different translation interactional strategies. The comparison represents a useful means to highlight
the different purpose of the specific interactions, and to explain the way in which the relations
between participants are able to radically change, and result either in conflict or in cooperation.
Chapter one analyzes and presents the characteristics of spectacular conversation, then deepening the
theme of interaction in the context of television and radio, in which talkshow interpreting is compared
with the interpretation of conference.
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Chapter two introduces and explains the figure of the television interpreter, in relation to the other
participants in the interaction. The interpreter will be analysed according to the context of action in
which he/she is in, and according to translation and coordination strategies in function of the specific
interactional needs.
Chapter three presents the empirical theories used to analyse the relative corpus: in particular, the
cardinal principles of Conversation Analysis will be introduced, and the specific interview cases take
into consideration will be presented, then compared in a more coherent and explicit way in Chapter
four, which will lead to a final discussion of the identified data.
The potential risks of loss of the interactional “face” represent an interesting starting point to analyze
the entire communicative constellation. The potential threats are handled in a very different way by
the interpreters depending on their context and communication intentions, but also on the spectacular
level of the program.
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