Riassunto analitico
In questo lavoro si parla delle unioni di comuni, quale principale forma associativa cui possono ricorrere i Comuni per la gestione associata di funzioni e servizi e grazie alla quale essi potenziano le proprie capacità strutturali ed economiche, sia in termini di efficacia, efficienza e risparmio di spesa. Nella prima parte vengono descritti gli eventi e le leggi che hanno introdotto e successivamente sviluppato questo istituto all’interno dell’ordinamento degli enti locali a livello nazionale. Viene poi trattata la politica del riordino territoriale, quale compito attribuito alle Regioni di individuare la dimensione territoriale ottimale e omogenea per area geografica per lo svolgimento in forma associata da parte dei Comuni delle funzioni fondamentali attraverso l’unione. In questo contesto, la regione Emilia Romagna si pone come ente capofila delle politiche riformistiche, incentrate sul federalismo amministrativo e sull’esaltazione delle municipalità, nonché della collaborazione intercomunale. Nella parte finale vengono analizzati due esempi di unioni di comuni della realtà emiliana, quali l’Unione Terre d’Argine in provincia di Modena e l’Unione Tresinaro Secchia in provincia di Reggio Emilia.
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