Riassunto analitico
Scopo di questa ricerca è stato quello di passare al setaccio i due principali quotidiani italiani, il Corriere della Sera e La Repubblica, per comprendere se nel corso degli ultimi anni c’è stato un aumento del tasso d’ingerenza dell’inglese nella stampa italiana. Il motivo principale che mi ha portato alla scelta di questo argomento è stato quello di voler approfondire la diffusione degli anglicismi sulla lingua dei quotidiani, cercando di capirne e di illustrarne le motivazioni. Per ottenere una visione aggiornata sullo stato attuale dell’italiano, ho pertanto deciso di effettuare un’analisi diacronica relativa a un intervallo di tempo limitato ai primi sei mesi dell’anno 2009, 2013 e 2017. Il lavoro è strutturato come segue. In primo luogo, ho fornito un excursus sulla presenza dell’inglese nella lingua italiana, con particolare attenzione alla discussione sull’argomento in linguistica italiana. La seconda fase del mio lavoro ha avuto come obiettivo quello di individuare, dallo spoglio delle due testate giornalistiche sopra menzionate, tutti i titoli e sottotitoli che contenessero parole inglesi (anglicismi, americanismi, pseudoanglicismi, neo-coniazioni dall’aspetto inglese), per poi trascriverli. Il terzo momento della ricerca ha visto la compilazione di due glossari che illustrano gli anglicismi emersi dallo spoglio: il primo glossario, che contiene le voci inglesi attestate dal GRADIT 2007 e ne Il Nuovo De Mauro online, riporta sia l’etimologia della parola che la definizione del termine; il secondo raggruppa tutti quei lemmi che non risultano attestati. Ciascun articolo nei due glossari presenta le relative occorrenze in Il Corriere della Sera e La Repubblica per gli anni 2009, 2013 e 2017. Nella parte conclusiva della tesi, ha quindi rielaborato e interpretato i dati raccolti, per potere verificare se da un punto di vista quantitativo stiamo assistendo o meno all’aumento significativo del numero degli anglicismi nella lingua dei quotidiani italiani. Ho infine individuato gli ambiti settoriali maggiormente interessati dalla contaminazione con l’inglese e discusso brevemente i vari aspetti grafici, morfologici e semantici che caratterizzano gli anglicismi presenti nei due quotidiani nazionali considerati. In particolare mi sono soffermato sull’azione svolta dall’interferenza linguistica che l’inglese esercita sull’italiano, analizzando oscillazioni grafiche, marchi, sigle, composti nominali misti, composti esogeni, parole macedonia, espressioni polirematiche, clipping di lessemi, pseudoanglicismi, ludo-anglicismi e slittamenti semantici. Con riferimento a anglicismi molto in voga e agli esempi rivenuti, è possibile affermare che accanto all’innovazione tecnologica, il prestigio e la necessità di attrarre il lettore sono tra i motivi per cui viene fatto ricorso agli anglicismi anche nel caso in cui siano presenti i corrispondenti italiani.
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Abstract
The aim of this research has been to investigate whether and to what extent there has been an increase in the rate of interference of English language in the Italian press in the last years.
I decided to tackle this issue is because I wanted to analyse the spread of Anglicisms in the language of Italian newspapers in an attempt to comprehend and describe the phenomenon.
In order to get an up to date view of the current state of Italian language, I decided to carry out a diachronic analysis based on two main Italian newspapers, the “Corriere della Sera” and “La Repubblica”, with reference to a period of time which includes the first six months of the years 2009, 2013 and 2017.
The work is divided in four parts.
Firstly I introduced the topic by discussing current research on the issue in Italian linguistics.
Secondly, the objective of the research has been to go through the pages of the “Corriere della Sera” and “La Repubblica”, so as to select all the Italian newspapers headlines which contained English words (Anglicisms, Americanisms, false Anglicisms and English word-formation patterns in Italian language) which were transcribed. This collection of headlines constitutes my corpus.
Thirdly, I built two glossaries where I listed all the Anglicisms.
In the first glossary there are all English words which entered Italian and have been recorded in the Italian dictionary “GRADIT 2007” and its online version “Il Nuovo De Mauro”. The glossary provides the etymology of the words and their definitions.
In the second glossary there are English words that are not recorded in GRADIT and its online counterpart. All lemmas and articles come with an indication of the frequency of occurrence of the world in the “Corriere della Sera” and “La Repubblica” in the years 2009, 2013 and 2017.
Finally, in the last part of this dissertation I analyse and interpret the data with an eye to quantitative results. This enables to answer the question whether or not Italian is currently witnessing significant growth in Anglicisms. This is especially apparent in specific domains. The analysis also enabled us to briefly address issues concerning the spelling, morphology and semantics of the Anglicisms under investigation. More particularly, I was able to concentrate on the action carried out by the linguistic interference of English on Italian language, investigating spelling fluctuations, acronyms, false English compounds, funny English-Italian compounds, semantic changes, portmanteau words and multi-word expressions.
Considering the data under investigation, it is possible to claim that technological development, prestige and the need to catch the reader’s attention are the main factors that motivate using Anglicisms in Italian newspapers.
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