Riassunto analitico
Verrà ripercorsa la storia, dall’introduzione nel 2003, passando attraverso le molteplici modifiche della disciplina dell’istituto, finendo con l’analisi dei voucher nell’ultima versione precedente l’abolizione. Verrà successivamente presentata la disciplina attuale dei nuovi voucher (Lavoro PrestO e Libretto Famiglia), introdotti a due mesi dalla abolizione della vecchia normativa. A lato di queste due importanti trattazioni verranno sviluppati due temi importanti connessi con le vicende che hanno visto i Voucher essere al centro della discussione politica, sociale e sindacale per gran parte del 2017. Da una parte l’intero processo di abolizione verrà analizzato focalizzandosi sulle motivazioni e sulle azioni svolte dalla Cgil, storicamente il più importante sindacato confederato italiano, per promuovere un nuovo mondo del lavoro, partendo dai tre quesiti referendari proposti, uno dei quali è stato appunto volto all’abolizione di tale istituto. Verranno quindi illustrate le proposte e l’intero procedimento di richiesta referendaria. Approfondendo lo studio sui voucher, risulta perlomeno peculiare il rapido susseguirsi di decisioni circa questo istituto, che ha visto in meno di tre mesi l’indizione del referendum abrogativo, l’abrogazione con decreto legge della normativa (poi convertito in legge), la conseguente sospensione delle operazioni relative al referendum e la successiva cancellazione dello stesso, ed infine l’introduzione di una nuova disciplina. Non passa certamente inosservato il risultato di questa ordinata ma velocissima rincorsa di decisioni: la consultazione referendaria è stata, infatti, abilmente evitata. E’ quindi su questo tema che si concentra la seconda parte della tesi, tesa a comprendere se l’introduzione dei nuovi voucher abbia dato luogo ad una violazione dell’articolo 75 della Costituzione e di conseguenza se i nuovi voucher possano essere considerati incostituzionali.
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