Riassunto analitico
Lo scopo che questo lavoro si propone è quello di rintracciare ed evidenziare le caratteristiche comuni esistenti tra le figure di Dioniso e del Diavolo, come anche tra i rispettivi culti, al fine verificare se sia possibile pensare l’immagine demoniaca come l’esito di un’elaborazione e rivisitazione di quella dionisiaca. Attraverso l’analisi dei principali scritti filosofici prodotti su entrambi i personaggi in un arco temporale compreso tra il periodo antico e quello contemporaneo si è quindi cercato di raccogliere materiale a riprova dell’esistenza di un legame tra le due figure. Scritti di filosofi come Nietzsche, Agostino, Anselmo D’Aosta, ma anche di grecisti quali Vernant e Detienne, costituiscono alcune tra le fonti utilizzate. Durante la ricerca sono stati presi in considerazione anche i verbali di alcuni processi per stregoneria svoltisi nel periodo tardo medievale e moderno, i quali hanno apportato un contributo fondamentale a sostegno della tesi iniziale, in quanto hanno permesso di attuare un paragone completo tanto tra la figura diabolica e dionisiaca, quanto tra i rispettivi culti, evidenziando una lunga serie di analogie, soprattutto formali, tra l’immagine stereotipata del sabba e quella del baccanale. In seguito alla ricerca svolta, e sulla scorta del materiale preso in esame, è stato possibile concludere che l’esistenza di tratti comuni tanto nell’immagine dionisiaca e diabolica, quanto nei rispettivi culti, rende legittima, pur non costituendo una prova certa, la tesi avanzata all’inizio di questo lavoro. La possibilità di un’identificazione tra le due figure non solo è una teoria interpretativa relativamente nuova, ma comporta anche l’avvio di una lunga serie di riflessioni circa le implicazioni che da questa identità conseguirebbero.
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Abstract
The purpose of this dissertation is to find out and highlight the existing common features between the images of Dionysus and of the Devil, as well in their respective cults, and then to verify the possibility of thinking Devil’s figure as the result of an elaboration and revisiting of the Dionysian’s one.
Through the analysis of the main philosophical works realized about Dionysus and the Devil between the ancient and the contemporary age, the dissertation tries to collect material to substain the existence of a connection between these figures.
Works of philosophers such as Nietzsche, Agostino, Anselmo D’Aosta, but also those of Hellenists as Vernant and Detienne, form some of the sources here examinated.
During the research trial records for witchcraft of the modern age were used too. They brought a basic contribution to the starting thesis, because they allowed to draw a definite comparison between the Devil and Dionysus, and even between their respective cults, showing a long series of analogies, above all morphological, between the stereotyped image of sabbat and the ancient one of Bacchanal.
At the end of this dissertation, it was possible to conclude that the presence of common features both in the figure and in the cult, make rightful the thesis. The possibility of an identification between the Devil and Dionysus means the start of a long series of reflections about the consequences of this transference.
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