Riassunto analitico
In contrapposizione a una crescita economica senza limiti, che come conseguenza ha avuto molti effetti negativi sulla qualità della vita, sta sempre più prendendo piede, negli ultimi anni, il concetto di sviluppo sostenibile, conseguente anche ad una sempre minor fiducia nella ricerca di una crescita a tutti i costi. Lo sviluppo sostenibile, si basa sull’impossibilità di trascurare il legame tra economia e ambiente, nell’idea che le attività economiche abbiano un impatto tutt’altro che trascurabile sull’ecosistema, quindi il modello di espansione deve essere in grado di coniugare obiettivi di natura economica, sociale e ambientale in cui la capacità di creare ricchezza si fondi sulla coesione sociale, sulla protezione del capitale naturale e sul rispetto degli altri. È impensabile che questo cambiamento non avvenga attraverso un diverso modo di fare impresa, secondo le nuove teorie dello sviluppo sostenibile d’impresa. Le imprese, nel perseguire la finalità di creazione del valore, devono considerare in maniera integrata gli aspetti finanziari, sociali ed ecologici delle loro attività, e quindi non più solamente al proprio profitto. Dovranno tenere in considerazione anche gli effetti che le loro azioni avranno sui loro stakeholders. In particolare il presente lavoro analizza nel dettaglio l’importanza che ha nell’impresa, per la creazione della ricchezza, un rapporto sostenibile con i propri fornitori. Si lascia in secondo piano le pratiche socialmente responsabili verso l’ambiente o verso i propri dipendenti o verso i clienti, per soffermarci sulle pratiche di responsabilità sociale verso i propri fornitori, nel rispetto della controparte, non chiedendo di oltrepassare il proprio limite, condividendo gli obiettivi e il flusso di informazioni. Il lavoro esamina il rapporto tra Industria e Distribuzione, il rapporto sostenibile che si deve creare per un successo presente e futuro e la logiche che intercorrono tra questi due attori del canale distributivo per l’inserimento di un nuovo prodotto in assortimento. Nel particolare è studiato il caso di un’impresa distributiva fuori dagli schemi tradizionali: Eataly, che si ispira, secondo quanto afferma lo stesso fondatore Oscar Farinetti, alla filosofia del Mercante, il cui primo principio imprescindibile è quello di creare empatia tra i vari attori, che in ultima analisi posiamo definire rapporto sostenibile.
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