Riassunto analitico
La condizione di maternità è idealizzata sulla base di strutture e sovrastrutture socialmente costruite e viene spesso presupposta come positiva, desiderata e desiderabile. Questo perché vengono trascurate una vasta serie di implicazioni a cui spesso le madri non sono preparate perché immerse in un clima di generale romanticizzazione della gravidanza, così come della maternità stessa. Proseguendo verrà analizzato come la maternità in combinazione con la condizione neurodivergente e, di conseguenza, con le aspettative e i pregiudizi della società normoregolata, possono influenzare il benessere psicologico e fisico delle donne appartenenti a queste categorie e di chi gli sta intorno. A tal proposito le sfide affrontate, come vedremo nella seguente revisione, diventano particolarmente intricate e meritano una considerazione specifica. Questo rende necessario uno studio approfondito delle dinamiche genitoriali in tali contesti. La ricerca sulle madri neurodivergenti è ancora agli inizi, con un interesse crescente, ma ancora limitato, per questo vi sono notevoli lacune nella letteratura scientifica. Comprendere le esigenze specifiche di queste donne è quindi cruciale per offrire un sostegno sociale nella transizione alla maternità e sviluppare interventi personalizzati e adeguati in grado di migliorare la qualità della loro vita e delle famiglie coinvolte (Oakley, 1992). Le attuali politiche educative e sociali spesso non tengono conto delle necessità particolari delle madri neurodivergenti, rendendo difficile per loro accedere alle risorse e ai supporti di cui hanno bisogno. Un'indagine approfondita in questo ambito può aiutare a colmare queste lacune. Si propone, quindi, un progetto di formazione rivolto al personale sanitario al fine di creare un ambiente sanitario che possa essere motore di benessere collettivo, tramite una maggiore consapevolezza sulla neurodiversità di cui si compone la popolazione mondiale. A tal fine è necessario che chiunque, anche chi rientra in una qualunque condizione di neurodivergenza possa sentirsi a proprio agio nell’accedere a servizi sanitari pubblici e privati, chiedere chiarimenti e manifestare perplessità. L'obiettivo finale sarà quindi quello di offrire un servizio sempre più accogliente e non giudicante nei confronti della neurodiversità, al fine di contribuire alla realizzazione dell’autodeterminazione di ciascuna donna madre e futura madre e di conseguenza al suo benessere complessivo.
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