Riassunto analitico
La Sclerosi Multipla (SM) è una malattia infiammatoria cronica, demielinizzante e neurodegenerativa che colpisce il Sistema Nervoso Centrale (SNC). I segni distintivi della patologia consistono nella presenza di zone cerebrali prive di mielina che prendono il nome di placche o lesioni, visibili a livello dell’encefalo e del midollo spinale. La SM è considerata una malattia autoimmune, in cui si osserva il fenomeno di rottura del meccanismo di tolleranza periferica, con conseguente attivazione di linfociti T CD4+ autoreattivi, che riescono ad infiltrarsi a livello del SNC e a rispondere in maniera anomala contro gli autoantigeni cerebrali; ciò contribuisce all’insorgere dei processi di infiammazione e danno tissutale tipici della SM. Dal punto di vista clinico la malattia può essere classificata in quattro diverse forme sindrome clinicamente isolata (SCI), recidivante remittente (RR), primariamente progressiva (PP), secondariamente progressiva (SP). Nel nostro laboratorio era stato precedentemente osservato che pazienti con forme PP e SP presentano una percentuale elevata di cellule CD4+ e un decremento di cellule CD8+; nello specifico i pazienti PP mostrano aumentati livelli di cellule T CD8+ (terminalmente differenziate). Dal momento che l’attivazione e il differenziamento delle cellule T CD4+ e CD8+ è strettamente legata al loro profilo metabolico, abbiamo effettuato uno studio relativo ai cambiamenti metabolici cruciali per il destino e l’attività delle cellule T. In questo studio ci siamo concentrati in particolare sulle cellule T CD4+. A partire da sangue perfierico di pazienti PP e SP e di controlli sani, abbiamo isolato le cellule T CD4+ naive ed effector memory, che abbiamo attivato in vitro con anticorpi antiCD3+/CD28+ e ne abbiamo analizzato il profilo metabolico, e le caratteristiche dei mitocondri. I pazienti affetti da forme PP presentano linfociti T CD4+ con livelli di respirazione, massa mitocondriale, potenziale di membrana e tasso di consumo di ossigeno più bassi rispetto a quelli dei linfociti dei pazienti affetti da forme SP. I dati ottenuti, insieme ad una più elevata tendenza verso il metabolismo glicolitico, riscontrato nei pazienti PP, indicano una più rapida progressione delle cellule CD4+ da naive ad effettrici e quindi una dinamica evoluzione della patologia, rispetto ai pazienti SP. Nelle forme fenotipiche PP si assiste quindi ad una riprogrammazione metabolica che prevede un più marcato passaggio dalla fosforilazione ossidativa alla glicolisi aerobia. I linfociti T dei pazienti PP sono caratterizzati da una elevata espressione del gene HIF-1 α che regola l’ingresso del glucosio all’interno delle cellule attraverso l’up-regolazione del trasportatore del glucosio (GLUT-1); nei pazienti PP si osserva infatti un aumento di GLUT-1, rispetto ai pazienti SP, che conferma ulteriormente la dipendenza dal glucosio nei linfociti dei pazienti PP. La de-regolazione del metabolismo nella SM, in particolar modo nelle forme PP, è quindi responsabile di un’attivazione più rapida delle cellule T effettrici che potrebbe giocare un ruolo importante nella progressione più veloce dell’ SM in questi pazienti.
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