Riassunto analitico
Il settore bancario sta attraversando un periodo di significativo cambiamento strutturale, organizzativo e culturale a causa di una pluralità di fattori originatesi nel corso degli anni che hanno indotto le banche ad intervenire sul proprio modello di business e, in particolar modo, sui canali distributivi. Il presente elaborato si propone inizialmente di analizzare le cause sottostanti a questa fase di trasformazione. Successivamente, ne vengono esposti gli effetti sull’ecosistema bancario, individuabili nel suo progressivo ridimensionamento e in una serie di azioni che le banche hanno dovuto intraprendere al fine di adeguarsi alle evoluzioni in atto, principalmente inerenti ai canali di vendita e alla propria configurazione interna. Infine, viene presentata un’evidenza empirica a conferma di quanto esposto, attraverso l’esplicazione delle risultanze di un progetto realizzato personalmente. Le ragioni che hanno portato alla trattazione di siffatti argomenti sono da attribuire all’interesse ad analizzare come l’imprevedibilità degli eventi, unita alla rapidità con cui la società, le abitudini e gli strumenti a nostra disposizione si evolvono possano compromettere perfino la stabilità di istituzioni finanziarie tradizionali, quali le banche. Nello specifico, il primo capitolo introduce il concetto di tecnofinanza ed espone l’evoluzione dello scenario competitivo in cui sono emersi nuovi attori, ossia imprese FinTech e TechFin, costituenti una forte minaccia per le banche tradizionali. Essi, facendo leva su tecnologie avanzate, sono in grado di proporre al cliente un sistema di offerta pienamente coerente ai suoi nuovi bisogni. Il secondo capitolo evidenzia l’origine del processo di trasformazione del modello bancario risalente alla Crisi dei mutui subprime (2008) che ha profondamente segnato il contesto economico-finanziario di appartenenza. Da essa ne hanno conseguito un periodo di forte instabilità che ha determinato una profonda riduzione dei tassi di interesse danneggiando la redditività del settore, il deterioramento della qualità del credito, modifiche al quadro regolamentare con il conseguente sostenimento di ingenti costi di compliance per gli istituti di credito e un calo di fiducia della clientela nei confronti di quest’ultimi. Il terzo capitolo verte sull’analisi della terza causa sottostante la rivisitazione del business delle banche, ossia la trasformazione del contesto sociale dovuta a cambiamenti socioeconomici, demografici e culturali nella popolazione, alla diffusione di innovazioni tecnologiche e ad interventi governativi a sostegno della digitalizzazione. Il quarto capitolo fornisce una descrizione di come il settore abbia risentito delle novità sovraesposte, culminate in un suo ridimensionamento a causa del susseguirsi di numerose manovre di razionalizzazione degli sportelli e aggregazioni bancarie, mosse dalla ricerca di maggiore efficienza e forza competitiva. Il quinto capitolo introduce il concetto di digital transformation delle banche che, inevitabilmente, hanno dovuto riadattare il proprio modello di business e la propria value proposition per adeguarsi ad una clientela più smart e non perdere competitività. In particolare, l’analisi si sofferma sui cambiamenti che hanno interessato i canali distributivi, in ottica sempre più digitale ed omnicanale. Il sesto ed ultimo capitolo propone un’evidenza empirica attraverso l’analisi delle azioni intraprese da una Banca Popolare locale per far fronte allo scenario evolutivo delineato, tramite il contenimento dei costi e l’incremento di efficienza. In particolare, viene esposto un progetto di dimensionamento realizzato presso la Banca Popolare finalizzato a comprendere l’ottimale estensione della rete distributiva, valutare l’equa distribuzione di organico in essa, incrementare la marginalità dell’Istituto e consentirgli di fronteggiare l’instabilità del sistema bancario.
|