Riassunto analitico
Giuseppe Verdi (1813-1901), uno dei capisaldi della musica lirica italiana, nasce a Le Roncole, un piccolo e sconosciuto paese della provincia di Parma, nei pressi di Busseto. Ciò nonostante, grazie all’aiuto del mecenate bussetano Antonio Barezzi, riesce ad entrare nell’ambiente musicale e teatrale sin dalla giovane età, approfittando delle opportunità offerte dalla città di Milano. Infatti, la sua carriera ottiene una svolta decisiva nell’anno 1842 al Teatro alla Scala, con la rappresentazione del Nabucco e con l’espansione internazionale della sua fama. Il lavoro di tesi qui proposto si focalizza sul rapporto che Verdi instaura, in generale, con la letteratura e, in particolare, con quella spagnola. Inizia con un capitolo generico, in cui prendono corpo la descrizione del genere melodrammatico (dalle sue origini fino all’Ottocento) e il repertorio verdiano completo, suddiviso non in ordine cronologico, ma per Paese da cui prende ispirazione (Italia, Francia, Germania e Inghilterra), con l’aggiunta finale di un sottocapitolo sulla Musica Sacra. Dal momento che non vuole apparire come un effimero elenco di opere, ognuna di esse viene descritta, non solo tramite la trama, ma anche attraverso i cambiamenti, sia strutturali che contenutistici, che sussistono tra il testo di partenza e quello di arrivo. Al contrario, l’analisi più approfondita si sviluppa a partire dal capitolo successivo, in cui Verdi entra in contatto con la Spagna di Antonio García Gutiérrez, per Il Trovatore e per il Simon Boccanegra, e del Duca di Rivas, per La Forza del Destino. Quest’ultima, infine, verrà trattata in modo specifico nel capitolo conclusivo, tramite un confronto dettagliato fra le jornadas originali e gli atti verdiani, con lo scopo di sottolineare uguaglianze e differenze, che intercorrono tra i due testi.
|
Abstract
Giuseppe Verdi (1813-1901), una de las piedras angulares de la música lírica italiana, nació en Le Roncole, un pueblo pequeño y poco conocido de la Provincia de Parma, en los alrededores de Busseto. No obstante, gracias a la ayuda de su benefactor Antonio Barezzi, que vivía en Busseto, tuvo accesol entorno musical y teatral desde una edad temprana, aprovechando de las oportunidades que ofrecía la ciudad de Milán. Por supuesto, el año1842, con la primera representación de la ópera Nabucco en el Teatro alla Scala y con la expansión internacional de su fama, marcó un cambio decisivo en su carrera.
Esta tesis se centra en la relación entre Verdi y, en general, la literatura y, en particular, las obras españolas. Empieza con un capítulo genérico, donde se desarrollan la historia del melodrama (desde su origen hasta el siglo XIX) y el repertorio completo de Verdi. Este último no se presenta en órden cronológico, sino según los Países en los que se inspira (Italia, Francia, Alemania e Inglaterra), con la adición de un subcapítulo sobre la Música Sacra. Puesto que no quiere parecer como una efímera lista de Óperas, se describe no solo la trama narrativa, sino también las variaciones estructurales y del contenido, que existen entre el texto base y el texto meta.
Al contrario, el análisis más profundo se desarrolla a partir del capítulo siguiente, en el que Verdi entra en contacto con la nación española, gracias a Antonio García Gutiérrez (Il Trovatore y Simon Boccanegra) y al Duque de Rivas (La Forza del Destino). Esta se estudiará de manera exhaustiva en el capítulo final, através de una comparación detallada entre las jornadas originales y los actos de la Ópera de Verdi, con el objetivo de subrayar las similitudes y las diferencias que existen entre los dos textos.
|