Riassunto analitico
Il 14 Febbraio 2019 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il nuovo Codice della Crisi d’impresa e dell’Insolvenza recante la riforma della crisi d’impresa e delle procedure concorsuali, dando seguito agli impulsi provenienti dall’Unione Europea. La novità più significativa introdotta dal Codice della Crisi d’Impresa è rappresentata dagli strumenti d’allerta, consistenti in obblighi di segnalazione posti a carico degli organi di controllo societari e dei creditori pubblici qualificati. L’obiettivo delle procedure di allerta è la tempestiva emersione della crisi d’impresa, attraverso la ricerca di una soluzione alla medesima mediante la riorganizzazione dell’attività imprenditoriale grazie anche all’aiuto degli organi di controllo e dell’organismo di composizione della crisi (OCRI). Il Codice della Crisi d’impresa e dell’Insolvenza non ha solamente operato una riforma del diritto concorsuale, ma anche introdotto delle previsioni destinate a modificare alcune disposizioni del codice civile relative al diritto societario, superando la tradizionale dicotomia tra il diritto societario dell’impresa in bonis e il diritto societario dell’impresa in crisi, arrivando a realizzare un raccordo tra le disposizioni dei due ordinamenti sintetizzabile con l’espressione diritto societario della crisi. L’emergenza sanitaria causata dal Covid-19 ha portato il Governo a rivedere determinati istituti del diritto concorsuale e del diritto societario per salvaguardare la continuità delle imprese in questo drammatico frangente economico. Proprio in tale contesto si inserisce il Decreto Liquidità, la cui disposizione più significativa è senza dubbio il rinvio dell’entrata in vigore del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza al primo Settembre 2021.
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