Riassunto analitico
Lo scopo di questa tesi è la traduzione dall'italiano all’inglese e l’analisi di una serie di testi tratti dal volume Building Back Better: idee e percorsi per la ricostruzione di comunità resilienti, una raccolta di contributi di ricerca multidisciplinare sugli effetti socioeconomici degli eventi sismici in Italia e sul problema della riduzione del rischio di catastrofi. I materiali sono costituiti dai testi tradotti, i quali sono volti a diffondere i contenuti del libro, specifici della cultura di partenza, ad un pubblico internazionale sul web. I testi in questione sono le 2 premesse, l'introduzione degli editori, i 19 abstract dei contributi di ricerca, il testo sulle strategie in azione, le conclusioni, e le note biografiche dei 42 autori. La presente analisi si concentra sugli abstract, la cui traduzione viene investigata a livello macro e micro. Il metodo adottato risulta in linea con l'approccio di analisi del testo orientato alla traduzione di Nord (2005). In primo luogo, i TP (testi di partenza) e i TA (testi di arrivo) sono stati analizzati comparativamente a livello di struttura semantica attraverso una move analysis basata sul lavoro di Santos (1996) Endred-Niggemeyer (1998) e Hyland (2000). In secondo luogo, le varie fasi di produzione linguistica sono state analizzate a partire dalle generalizzazioni di Graetz (1985) sul linguaggio degli abstract scientifici, con uno sguardo agli aspetti contrastivi più rilevanti tra italiano e inglese. L’ analisi ha rivelato che gli autori dei TP non hanno seguito rigorosamente la struttura IMRD (Introduzione-Metodi-Risultati-Discussione) quando hanno scritto i loro abstract, e hanno dedicato sproporzionata enfasi alle fasi di introduzione, scopo e discussione. L'analisi della lingua degli abstracts ha messo in luce le differenze sostanziali in termini di lunghezza delle frasi, costruzione di gruppi nominali, dispositivi di hedging e terminologia specializzata. La strategia di traduzione che ho selezionato per questo particolare tipo di testo, caratterizzato da un'elevata qualità informativa, è quella che Nord (2005) definisce una ‘traduzione documentaria’, che conserva tracce dell’identità culturale dei TP e utilizza l'amplificazione quando necessario. L'impossibilità di identificare un singolo pubblico e cultura di destinazione con traduzioni in inglese usato come lingua franca, così come i requisiti della commissione di traduzione, mi hanno portato a privilegiare un approccio letterale ma sempre nel rispetto dei bisogni comunicativi di autori e editori.
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Abstract
The focus of this dissertation is the translation from Italian into English and the analysis of a series of texts from the volume Building Back Better: idee e percorsi per la ricostruzione di comunità resilienti, a collection of multidisciplinary research contributions on the socioeconomic effects of the seismic events in Italy and the disaster risk reduction issue.
The materials include the 2 forewords, the editors’ introduction, the 19 abstracts of the research contributions, a report about the strategies in action, the conclusions, and the 42 authors biographical notes. These texts were translated into English for the purpose of disseminating the culture-specific book’s contents for a wider international audience on the web.
The present analysis focuses on the abstracts, whose translation is investigated at a macro- and micro level. The method adopted is in line with Nord’s (2005) translation-oriented text analysis approach. In the first place, STs (source texts) and TTs (target texts) have been analysed comparatively in terms of semantic structure through a move analysis following Santos (1996) Endred-Niggemeyer (1998) and Hyland (2000). Then, the various phases of linguistic production have been investigated starting from Graetz‘s (1985) generalizations on the language of scientific abstracts, with a look at most relevant contrasts between the Italian and English language.
The analysis has revealed that ST authors do not strictly follow the IMRD (Introduction-Methods-Results-Discussion) structure when writing their abstracts, and rather do dedicate more emphasis to the introduction, purpose and discussion moves. The abstracts’ language investigation has shed light on the substantial differences in terms of sentence length, nominal groups construction, hedging devices and specialized terminology. In the translation of this particular kind of text, characterized by a high informative quality, I have decided to adopt what Nord (2005) calls ‘documentary translation’, which keeps traces of the ST cultural flavour and makes use of amplification when necessary. The impossibility of identifying a single target audience and culture with English acting as a lingua franca in translation, as well as the translation commission requirements, have led me to prioritize a literal approach, but always in respect of the authors’ and editors’ communicative needs.
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