Riassunto analitico
Oggi il mondo è caratterizzato da una forte integrazione che interessa ambiti differenti –dalla cultura alla musica, dal cibo all’economia– e che viene indicata con il termine globalizzazione. Il presente elaborato vuole analizzare gli elementi che hanno condotto alla fase attuale, quella definita come globalizzazione “accelerata”. A partire dalla fine degli anni ’70 una serie di fattori, quali i cambiamenti strutturali che hanno caratterizzato tanto le economie avanzate quanto quelle emergenti, il pensiero economico neoliberista e l’avvento delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ITC), hanno trasformato profondamente il contesto socio-economico internazionale. Le aziende hanno quindi ridefinito le loro strategie, portando alla trasformazione di numerosi fenomeni economici, tra cui spiccano la delocalizzazione produttiva (offshoring) in paesi a basso costo e l’approvvigionamento globale (global sourcing). La presente trattazione intende focalizzarsi sul fenomeno delle catene del valore globale (Global Value Chains) e studiare la loro presenza all’interno dell’industria meccanica modenese. Nella prima parte l’elaborato si focalizza sulla definizione delle forze che hanno condotto alla fase attuale della globalizzazione: dopo aver descritto le principali trasformazioni subite dal settore manifatturiero, vengono analizzate le modalità con cui le aziende hanno ridefinito la produzione e la propria struttura organizzativa, superando la crisi del modello fordista e ridefinendo le propria strategie attraverso la modularizzazione del processo produttivo. Questo ha comportato la focalizzazione sulle fasi distintive del processo produttivo (core competence) e la delocalizzazione delle altre fasi in paesi caratterizzati da bassi costi del lavoro. Nella seconda parte il focus della trattazione si sposta sul tema delle catene di valore globali: dopo aver fornito le nozioni fondamentali riguardanti le catene del valore, l’attenzione viene posta sull’estensione internazionale del fenomeno, generata dalle forze della globalizzazione accelerata. In particolare vengono studiate le dinamiche che caratterizzano i flussi di approvvigionamento e vendita delle aziende, che formano le catene di fornitura globale (Global Supply Chains). Dall’analisi dei flussi commerciali di componenti si osserva come il fenomeno delle catene di fornitura non sia veramente globale, ma piuttosto sia caratterizzato dalla presenza di network regionali (factory Europe, factory North America, factory Asia) ed al tempo stesso come quattro paesi –Germania, Stati Uniti, Cina e Giappone– rappresentino il 60% della manifattura globale. In seguito viene analizzata l’evoluzione del sistema produttivo, sottolineando come l’avvento delle ICT abbia reso più conveniente associarsi ad una catena di fornitura preesistente anziché crearsene una propria, rendendo quindi l’industrializzazione meno significativa. Infine l’elaborato fornisce un’analisi statistica a livello aggregato del fenomeno in esame basata su evidenze empiriche raccolte nell’ambito del progetto “Ideare e produrre in Emilia. Dall'innovazione al mercato”. Tale progetto è stato realizzato presso la facoltà di Economia Marco Biagi dell’Ateneo di Modena e Reggio Emilia e consiste in un’indagine a campione effettuata su una novantina di aziende appartenenti all’industria meccanica modenese.
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Abstract
Nowadays the world is characterised by a strong integration that concerns different perspectives –from culture to music, from food to economy–, a phenomenon commonly known as globalisation. The present dissertation analyse the factors that led to the current stage of global integration, indicated as “hastened” globalisation. Since the late 70s a range of factors, such as a series of structural changes characterising both advanced economies and developing countries, the neoliberal economic trend and the arrival of the information and communication technologies (ICT), have transformed radically the international socio-economical context. Companies have therefore redefined their strategies, leading to changes in many economic phenomena, among which offshoring in low-wages nations or global sourcing. The aim of this dissertation is to focus on the Global Value Chains and to study this particular phenomenon within the mechanic companies of the district of Modena.
In the first section, a list of the main factors that led to this current stage of globalisation is given: listed the main transformations undergone by manufacturing sector, the analysis shift on the ways used by companies to rearrange their organisational set-up and their manufacturing capabilities. These include the excess of Ford production model through the modularisation of manufacturing process. Companies thus have focused on their own core competences, offshoring other production stages in low-wages countries.
In the second section, the dissertation focus on Global value chains: given some essential concepts concerning value chains, the global extension of the phenomenon –endangered by the hastened globalisation– is studied. In particular, they have been analysed the international flows concerning sourcing and sales dynamics of the companies, i.e. the Global supply chains (GSC). The analysis of the international trade in components shows that the supply chains are not really global, but rather regional (factory Europe, factory north America, factory Asia); at the same time almost 60% of the global manufacturing is led by four countries –Germany, United States of America, China and Japan. Hereafter, the evolution of the manufacturing has been analysed, showing the way the ICT revolution has made more favourable joining a supply chain rather than building it, making industrialisation less meaningful.
In closing, the dissertation show a statistical analysis at aggregate level of the phenomenon based on empirical data concerning the “Ideare e produrre in Emilia. Dall’innovazione al mercato” (Making in Emilia. From innovation to market) project. This project has been realized within the “Marco Biagi” Department of economy of the University of Modena and Reggio Emilia; it consists on a survey carried out on a group of nineties companies of the mechanical sector of the district of Modena.
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