Riassunto analitico
Le Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate (APEA) rappresentano una pratica di implementazione dei principi dell’ecologia industriale introdotta in Italia tramite l’art. 26 del D. LGS 112/1998 e in Emilia-Romagna tramite L. R. 20/2000. All'interno della presente tesi viene effettuata una valutazione delle politiche relative a queste aree con lo scopo principale di individuare i principali elementi di criticità che hanno influenzato il loro processo di sviluppo. Per far ciò è stato realizzato un confronto tra le APEA in Emilia-Romagna e le aree all'estero definite Eco-Industrial Park (EIP). Seppure si osservino forti analogie tra queste due forme di cluster, possiamo effettuare una distinzione sulla base della modalità di realizzazione: la loro principale differenza risiede nel fatto che gli EIP sorgano sulla base di opportunità di ritorno economico mentre le APEA sulla base di norme tecniche e urbanistiche. E' stata, quindi, effettuata un analisi della normativa nell'ambito degli EIP in alcuni paesi esteri, Canada, Germania, Danimarca, Svezia e Francia, all'interno dei quali si è riscontrato come non vi fossero norme specifiche per la loro realizzazione, bensì solo una strategia relativa allo sviluppo di pratiche industriali sostenibili. In Italia, invece, per la realizzazione delle APEA, si è riscontrata una normativa più specifica all'interno delle singole Regioni alle quali è concessa il potere legislativo. In ciascun paese estero per il quale è stata effettuata l’analisi normativa è stato scelto un EIP da analizzare, per osservarne la modalità di sviluppo, lo stato attuale e la gestione dell’area. In aggiunta a cinque EIP ho analizzato anche il 1° Macrolotto di Prato, l'area industriale italiana (che ha assunto le caratteristiche di APEA) più sviluppata dal punto di vista ecologico e che ha assunto rilevanza internazionale grazie al suo modernissimo ciclo dell’acqua. Sulla base delle informazioni raccolte tramite mail e/o interviste agli EIP esteri e a Comuni e Provincie di tutta l’Emilia Romagna (nei quali è presente almeno una APEA alla quale sono stati concessi finanziamenti dal POR FESR 2007-2013) ho delineato alcune cause che hanno sicuramente influito sulla riuscita della politica regionale, tra cui individuiamo: - la maggior parte dei progetti di APEA candidati ai finanziamenti regionali non erano veri e propri progetti, ma solo bozze di possibili interventi da realizzare; - i progetti della maggior parte delle aree finanziate prevedevano un espansione divenuta difficile da attuare con la crisi economica; - il ritardo nello sviluppo di pratiche eco-sostenibili a livello industriale rispetto agli altri Paesi europei ha portato ad uno sfortunata concomitanza temporale tra l’implementazione delle APEA e la crisi economica che ha diminuito la disponibilità di risorse per le imprese; - la normativa italiana risulta essere da un lato poco incentivante verso le aree industriali ecologiche, dall'altro è così rigida da impedire la realizzazione di alcune pratiche di implementazione dei cicli chiusi. Migliorare la comunicazione tra istituzioni e imprese insediate all'interno delle APEA e modificare le politiche di incentivo per il loro insediamento all'interno delle aree potrebbe essere una prima soluzione. Solo in seguito si potranno rivedere alcuni progetti per meglio adeguarli al difficile contesto economico in cui ci troviamo, assegnando priorità alla riqualificazione delle aree nelle quali vi sono già imprese insediate.
|