Riassunto analitico
Dopo più di vent’anni dalla dissoluzione del regime socialista e dall’inizio dell’attuazione della shock therapy, l’Albania sta concludendo una lunga e faticosa fase di transizione verso la democrazia, l'economia di mercato e l'integrazione con l'Occidente. Il modello di crescita economica fino ad ora basato sulle rimesse degli emigrati (importante fonte di reddito e ammortizzatore sociale), sulle generose donazioni internazionali ricevute in quanto paese povero e in via di sviluppo, sui crediti agevolati, sulle privatizzazioni di massa, sul “boom” quindicinale dell’edilizia e su un’ampia economia informale, può essere considerato esaurito. La crisi economica mondiale, che si è ripercossa indirettamente anche sull’economia albanese, ha sollevato una serie di interrogativi sulle fondamenta della stessa. E’ oramai chiaro che le politiche di stabilizzazione macroeconomica, ritenute prioritarie, debbano essere arricchite con politiche che assicurino una crescita sostenibile del paese nel lungo periodo. A tal proposito, ci interroghiamo in questa tesi, dopo aver analizzato la lunga fase di pianificazione centralizzata e la turbolenta fase di transizione, su quali possano essere negli anni avvenire i motori di sviluppo dell’economia albanese.
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