Riassunto analitico
Questa tesi vuole illustrare direttamente “dal fronte” come una campagna internazionale viene declinata su scala nazionale, allo scopo di raggiungere in maniera rilevante il target attraverso quei meccanismi di coinvolgimento che solo un connazionale è in grado di scegliere. Quei meccanismi propri della “localizzazione”, un’operazione di traduzione di una campagna che va al di là della mera trasposizione di parole da una lingua all’altra, grazie al dogma della “rilevanza”, ma che rielabora il concetto alla base della campagna stessa in modo che sia perfettamente centrato nell’immaginario e nel significato collettivo delle persone appartenenti alla “cultura di destinazione”. Raccontare questo processo direttamente dal campo significa prendere in esame un caso reale e analizzarlo in tutte le sue parti. Così, il protagonista di questo racconto è la campagna globale P&G Best Job e, ovviamente, la sua versione italiana; non tanto però nella sua veste più istituzionale, quella ATL, dove la localizzazione è quasi solo traduzione, ma nella sua espressione digital e social, ovvero il terreno più fertile del fare pubblicità oggi, il luogo in cui è necessario instaurare un vero e proprio dialogo con il target, rendendo così la localizzazione fondamentale. L’obiettivo di questa tesi è quindi quello di rendere chiaro innanzitutto il significato di localizzazione, il quale si accompagna a un altro importante concetto che è la rilevanza, e di raccontare le difficoltà, gli imprevisti e le soluzioni che stanno dietro all’organizzazione e alla realizzazione di una campagna portata da un piano globale direttamente a quello locale.
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