Riassunto analitico
Partendo dall'analisi della situazione politica e scientifico-culturale della Spagna cinquecentesca e dell'impatto avuto su di essa dalla scoperta del Nuovo mondo, il lavoro presenta il quadro nel quale la novità della scoperta irrompe con la sua carica destabilizzante, portando con sé il bisogno di una ridefinizione degli schemi interpretativi della realtà. La crisi del principio di autorità, che serpeggiava nell'Europa del Cinquecento in ambito culturale, politico e religioso, nel panorama spagnolo successivo alla scoperta partecipa in modo decisivo alla vivificazione delle strategie conoscitive che si applicano alle cosas del Nuovo mondo. Nascono così in Spagna istituzioni incaricate dalla Corona di produrre la conoscenza sul Nuovo mondo. In questa situazione i percorsi di produzione del sapere vengono modificati radicalmente. Cambiano prima di tutto i soggetti coinvolti, che non sono più gli studiosi di stampo medievale ma capitani d'impresa, esploratori e funzionari della Corona; cambia anche il quadro gnoseologico sotteso a tale produzione, con un'evidente perdita di importanza del ruolo delle fonti classiche in favore dei risultati e delle verifiche dell'esperienza, valorizzata come indispensabile all'interno del processo conoscitivo. Il processo di istituzionalizzazione della conoscenza scientifica sul Nuovo mondo, portato avanti principalmente con il fine pratico di un migliore sfruttamento delle risorse americane, viene stimolato, controllato e finanziato dalla Corona e si configura in questo modo un intreccio di esigenze e interessi politici, scientifico-tecnologici e commerciali che disegna il percorso iniziale della Modernità. Un'analisi comparativa delle due maggiori Historias naturales cinquecentesche, scritte da Gonzalo Fernandez de Oviedo e da José de Acosta, consente di far emergere l'apporto del discorso spagnolo sulla natura americana nel processo di ridefinizione del rapporto tra esperienza, uso delle fonti classiche, ragione e immaginazione nel processo di acquisizione, formalizzazione e condivisione della conoscenza. La posizione di avanguardia scientifica della Spagna cinquecentesca subisce un'involuzione nel secolo successivo: si propone come boton de muestra di questo processo una ricerca lessicale all'interno di parte della produzione scientifica spagnolo del XVII secolo, dalla quale emerge l'impiego importante di una terminologia estranea alla scienza e riconducibile a campi semantici vicini alla superstizione e all'irrazionalità.
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Abstract
Starting from the analysis of the political and cultural situation of 16th-century Spain and the impact on it since the discovery of the new world, the work presents the framework in which the novelty of discovery breaks with its destabilizing charge, bringing with it the need for a redefinition of the interpretative schemata of reality
The crisis of the principle of authority was widespread in Europe from the 16th century cultural, political and religious, and in Spain it decisively enlivens the cognitive strategies applied to cosas of the New world. In this way some institutions are appointed by the Crown to produce knowledge about the New world.
The paths of knowledge production are changed radically. First of all, the subjects involved are no longer medieval scholars but business captains and officials of the Crown, and even the epistemological framework subtended to knowledge production changes.
The authority of classical sources is no longer the main way to gain knowledge, replaced by the results of the experience, which is valued as essential in cognitive process.
The process of institutionalization of scientific knowledge about the New world is conducted with the purpose of obtaining a better exploitation of American resources and in this sense is stimulated and financed by the Crown in a tangle of political interests, economic and cultural characteristic of Modernity.
A comparative analysis of two major Historias naturales of the 16th century, written by Gonzalo Fernández de Oviedo and José de Acosta reveals the contribution of Spanish discourse on American nature in the process of redefining the relationship between experience, use of classical sources, reason and imagination in the process of acquiring and sharing knowledge.
The leading scientific position of 16th century Spain suffers a regression in the next century: the work uses as an example of this process a lexical search within the Spanish scientific production of the 17th century. This analysis reveals a widely use of a terminology that doesn't belong to science, but to semantic fields close to superstition and irrationality.
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