Riassunto analitico
Sono passati poco meno di due anni dalle scosse che nel maggio e giugno del 2012 hanno profondamente colpito il cuore della Pianura Padana. Il fenomeno ha toccato quasi 900 mila persone, coinvolto più di 45 mila imprese e provocato più di dodici miliardi di euro di danni materiali in una delle aree più ricche e produttive dell’intero paese (in quella zona viene realizzato il 2% del Pil nazionale). L’obiettivo dell’elaborato è quello di rendere noto il lavoro svolto dai piccoli imprenditori siti nella zona del Cratere, mettere in luce le abilità, le conoscenze, le risorse necessarie per poter affrontare eventi di questa rilevanza, attraverso il racconto dell’esperienza dei diretti interessati. L’intento è quello di capire cosa hanno dovuto fare queste persone per reagire, quali conoscenze sono state loro di aiuto per uscire da una così difficile situazione, quali azioni hanno dovuto compiere gli imprenditori locali nel momento in cui si sono ritrovati a dover forzatamente ripartire da zero con la loro attività. Il mio lavoro di ricerca vuole quindi coniugare questi elementi, in cui le conoscenze di chi deve gestire un’impresa sono messe alla stregua da condizioni avverse, imprevedibili ed esterne al proprio volere o potere. Si è scelto di raccontare quanto accaduto ai negozianti del centro storico a S.Felice sul Panaro, piccolo comune in provincia di Modena e tra le realtà maggiormente colpite dal terremoto. L’analisi avviene a quasi due anni dalle scosse: nel testo sono riportate le interviste ad alcune figure (commercianti, membri di associazioni di categoria, politici locali) che hanno voluto testimoniare la loro esperienza post-sisma. L’idea è proprio quella di poter dare voce alle loro azioni e alle difficili scelte messe in atto in questo periodo: sono tante le problematiche che hanno dovuto affrontare e ancora adesso la loro attività risente fortemente di quanto accaduto nel maggio del 2012 quando il sisma mise in ginocchio numerose località nelle province di Modena, Reggio Emilia, Bologna e Mantova. Alcuni proprietari dei punti vendita colpiti hanno dovuto apportare radicali modifiche per poter dare continuità alla propria attività, per riuscire ad operare nuovamente nello stessa zona e nello stesso mercato nonostante i gravi danni e le numerose perdite. L’elaborato è suddiviso in due parti: la prima è prevalentemente teorica ed è suddivisa in cinque capitoli, mentre la seconda, quella empirica, affronta in modo specifico quanto accaduto in Emilia a causa del terremoto. Nella prima parte della tesi vengono affrontati tre principali argomentazioni. La prima è quella delle risorse e competenze, della loro importanza all’interno di un sistema produttivo, con un’analisi specifica di questi due elementi in ottica aziendale ed industriale. La seconda tematica è quella della distribuzione, con un’introduzione del ruolo e delle funzioni svolte dal punto vendita al dettaglio, protagonista nella seconda parte dell’elaborato. La terza tematica affrontata è quella delle calamità naturali, che viene analizzata attraverso il racconto degli effetti che questi eventi causano sia a livello macro (per esempio, ad un’intera comunità) che in realtà di dimensioni inferiori (singole imprese). Nella seconda parte della tesi viene invece riportato il racconto dei diretti interessanti, le parole, le impressioni e le scelte compiute dai singoli imprenditori locali nell’affrontare il periodo post-catastrofe.
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