Riassunto analitico
La presente tesi esamina la traduzione e l’adattamento dei contenuti video multimodali forniti da organizzazioni ambientaliste no profit come Greenpeace. Basandosi sull'uso sempre più frequente dei media digitali, le organizzazioni in questione comunicano le loro iniziative attraverso strategie di comunicazione, come articoli sui loro siti web e video sulle loro piattaforme ufficiali di social media. Ciò ha aumentato la necessità di traduzioni che devono essere adattate e personalizzate in diversi contesti linguistici e culturali.
Come materiale oggetto di studio ho consultato pagine web ed articoli tratti dai siti web ufficiali per una panoramica preliminare e video dal canale YouTube di Greenpeace per un’analisi linguistica e multimodale. Questa tesi identifica le strategie di traduzione di Mona Baker (2018) come la sostituzione culturale, l'omissione e la parafrasi nei materiali multimodali e sostiene la necessità di un adattamento culturale quando si traducono contenuti multimodali. I video di Greenpeace, per essere disponibili in altri Paesi, hanno dovuto allinearsi alle norme culturali di destinazione e persino aggiungere sottotitoli o doppiaggio, il che richiede approcci completamente diversi quando si traduce. Infine, analizza i tre livelli di significato multimodale nei video di Greenpeace pubblicati online, secondo il metodo di Krysanova (2024), e il modo in cui contribuisce a creare significato e a influenzare gli spettatori a unirsi ai movimenti dell'organizzazione.
I risultati rivelano che Greenpeace adatta i suoi messaggi al pubblico di riferimento non solo per ottenere accuratezza linguistica, ma anche sensibilità culturale. Si evidenzia che i materiali audiovisivi spesso subiscono modifiche significative per soddisfare le norme e le aspettative del pubblico a cui è rivolto. Durante l'analisi linguistica, di denota l'esistenza di differenze linguistiche e adattamenti culturali tra la traduzione greca ed italiana del video “There is a Monster in My Kitchen”. Infine, analizzando gli aspetti multimodali dei video “Greenpeace 2023: There’s Something in the Air”, “A Homeless Polar Bear in London – Ft. Jude Law and Radiohead”, e “There’s a Monster in My Kitchen”, è emerso che i livelli sopra citati contribuiscono in modo significativo a comunicare un messaggio e a influenzare l'opinione pubblica.
In conclusione, il presente studio sottolinea la necessità per le organizzazioni no profit di bilanciare la precisione linguistica con l'adattamento culturale quando hanno a che fare con culture diverse. I video di Greenpeace hanno dovuto rimanere fedeli al testo originale e subire cambiamenti significativi, come l'adattamento alle preferenze di formato e di cultura in riferimento a ciascun pubblico. Questo approccio dimostra che una comunicazione efficace richiede più di una traduzione accurata quando si ha a che fare con elementi multimodali.
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