Riassunto analitico
La pubblicità è un efficace mezzo di comunicazione, in grado di condizionare percezioni, opinioni e comportamenti. Tale ricerca esplora la relazione tra pubblicità e bias culturali, analizzando come questi vengano impiegati nella comunicazione pubblicitaria e che effetto possano avere sulla società e sugli individui. La ricerca intende esplorare come gli stereotipi culturali siano integrati nei messaggi pubblicitari e quale impatto abbiano sulla percezione del pubblico, con un focus specifico sul contesto italiano. Nel primo capitolo si analizza l'evoluzione storica della pubblicità, partendo dalle sue origini fino ad arrivare alle moderne forme di pubblicità digitale e sociale. Si mette in rilievo la funzione della pubblicità non solo come strumento di marketing, ma anche come mezzo in grado di plasmare e consolidare specifici schemi culturali e sociali. Il secondo capitolo presenta il concetto di bias, esaminando la differenza tra bias cognitivi e bias culturali. Attraverso l'analisi delle euristiche e delle distorsioni cognitive, viene illustrato come questi meccanismi influenzino la creazione di stereotipi e pregiudizi, contribuendo alla formazione di narrazioni pubblicitarie che rispecchiano modelli sociali predefiniti. Nel terzo capitolo, si focalizza l'attenzione sull'impiego dei bias culturali nell'ambito pubblicitario, presentando esempi specifici di campagne che rinforzano stereotipi e valutandone le ripercussioni sociali e culturali. In questa sezione, viene inoltre analizzato il contesto pubblicitario italiano, sottolineando come gli stereotipi culturali nazionali siano stati impiegati nel corso degli anni per creare un'immagine specifica dell'Italia, per il pubblico nazionale come per quello internazionale. Questo elemento costituisce un legame essenziale con l’analisi sperimentale successiva, nella quale si studia l’effettivo impatto di tali rappresentazioni sulla percezione del consumatore. Il quarto capitolo offre un'analisi sperimentale realizzata tramite una survey somministrata a un campione eterogeneo di partecipanti. Lo studio mira a esaminare in che modo gli stereotipi culturali impattino sulla percezione della pubblicità e sul comportamento dei consumatori. Attraverso l'analisi dei dati ottenuti, si analizza la relazione tra le risposte e diversi fattori sociodemografici, inclusi il grado di istruzione e l'occupazione, di modo da comprendere più a fondo le dinamiche cognitive e culturali che influenzano la percezione dei messaggi pubblicitari. Infine, il quinto capitolo offre una discussione critica dei risultati, evidenziando le implicazioni di tali fenomeni per il settore della pubblicità e della comunicazione. Si propongono possibili direzioni future per le ricerche sull'argomento, sottolineando l'importanza di un approccio pubblicitario che consideri la complessità culturale evitando rappresentazioni semplicistiche o ingannevoli. In conclusione, la ricerca si propone di favorire la discussione sulla responsabilità dei media e dei brand nella costruzione delle identità culturali, incoraggiando una pubblicità più attenta e rispettosa delle diversità.
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Abstract
Advertising is an effective means of communication, capable of conditioning perceptions, opinions and behaviors. This research explores the relationship between advertising and cultural bias, analyzing how these are employed in advertising communication and what effect they may have on society and individuals. The research aims to explore how cultural stereotypes are embedded in advertising messages and what impact they have on public perception, with a specific focus on the Italian context.
In the first chapter, the historical evolution of advertising is analyzed, starting from its origins to modern forms of digital and social advertising. The function of advertising not only as a marketing tool but also as a medium capable of shaping and consolidating specific cultural and social patterns is highlighted.
The second chapter presents the concept of bias, examining the difference between cognitive bias and cultural bias. Through the analysis of heuristics and cognitive biases, it is illustrated how these mechanisms influence the creation of stereotypes and biases, contributing to the formation of advertising narratives that reflect predefined social patterns.
In the third chapter, attention is focused on the use of cultural biases in advertising, presenting specific examples of campaigns that reinforce stereotypes and assessing their social and cultural repercussions. In this section, the Italian advertising context is also analyzed, highlighting how national cultural stereotypes have been employed over the years to create a specific image of Italy, for domestic as well as international audiences. This element provides an essential link to the subsequent experimental analysis, in which the actual impact of such representations on consumer perception is studied.
The fourth chapter offers an experimental analysis carried out through a survey administered to a heterogeneous sample of participants. The study aims to examine how cultural stereotypes impact advertising perception and consumer behavior. Through the analysis of the data obtained, the relationship between responses and various sociodemographic factors, including educational attainment and occupation, is analyzed so as to gain a deeper understanding of the cognitive and cultural dynamics that influence the perception of advertising messages.
Finally, the fifth chapter offers a critical discussion of the findings, highlighting the implications of these phenomena for the advertising and communication industry. Possible future directions for research on the topic are proposed, emphasizing the importance of an advertising approach that considers cultural complexity while avoiding simplistic or misleading representations. In conclusion, the research aims to foster discussion on the responsibility of media and brands in the construction of cultural identities, encouraging more thoughtful and diversity-friendly advertising.
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