Riassunto analitico
Il presente elaborato, partendo dall’analisi della cornice storico-sociale, teorica e normativa dell’attuale società, ha l’obiettivo di dimostrare come il Digital Storytelling, quale dispositivo di innovazione didattica associato a pratiche di didattica innovativa, sia in grado di promuovere il pensiero narrativo e avviare i discenti, sin dalla primissima infanzia, ad una multiliteracy precoce. Dunque, l’elaborato si apre con una breve panoramica sulle evoluzioni della società contemporanea a seguito dell’avvento di strumenti tecnologici e digitali, che hanno profondamente modificato il concetto di conoscenza e, di conseguenza, le modalità di acquisizione e apprendimento della stessa. Perciò, si procede con una breve rassegna delle teorie inerenti alla relazione tra tool cognitivi e apprendimento, al fine di dimostrarne i rilevanti benefici per i discenti. Successivamente, viene presentata un’analisi ragionata delle principali normative nazionali e internazionali relative alle urgenti modifiche in ambito pedagogico, per quanto riguarda l’ambizioso obiettivo di creare sistemi educativi in grado di offrire una formazione in ottica lifelong wide learning e competenze trasversali per preparare i discenti della generazione Z, futuri cittadini globali a vivere nella società odierna. Segue la trattazione della trasformazione dei processi di insegnamento e apprendimento che, nel tempo, sono diventati sempre più puerocentrici al fine di adattarsi alle nuove generazioni. Nella seconda parte della tesi viene affrontata la tematica dello storytelling, in origine visuale, poi orale, infine scritta: il valore di tali modalità comunicative viene recuperato dalla pedagogia narrativa e dalla letteratura per l’infanzia, con gli albi illustrati che vanno a nutrire il cosiddetto pensiero narrativo. Tale pensiero può essere promosso attraverso pratiche di media literacy basandosi sui nuovi strumenti digitali, di cui un valido esempio può essere il Digital Storytelling. Nell’ultima parte dell’elaborato si racconta dell’esperienza di Digital Storytelling in un nido di infanzia, che accoglie bambini della fascia d’età 1-3 anni, i quali attraverso attività ludiche e grafico-pittoriche hanno creato una storia sulle stagioni. I risultati dimostrano quanto la ricerca sia importante anche in questa fascia d’età, spesso ignorata, e i benefici che questo dispositivo metodologico può garantire.
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