Riassunto analitico
L’obbiettivo di questo progetto di tesi è stato quello di valutare le proprietà antiossidanti di composti policosanolici e polifenolici ottenuti dalla pianta della Cannabis. La Cannabis Sativa L. è una pianta appartenente alla famiglia delle Cannabaceae di grande interesse per il contenuto di numerosi componenti bioattivi. In particolare, da questa pianta sono stati ottenuti, mediante estrazione e separazione con metodi analitici quali HPLC (high performance liquid chromatography) e GC (gas chromatography), policosanoli ed estratti fenolici. I policosanoli sono alcoli alifatici con una lunga catena carboniosa compresa tra i 22 e i 34 atomi di carbonio mentre l’estratto di polifenoli presenta come componenti principali i flavonoidi della famiglia delle cannaflavine. Questi composti sono di particolare interesse poiché possono essere ottenuti in modo quantitativo, a basso costo ed hanno dimostrato avere numerose proprietà benefiche per l’uomo. In questo progetto abbiamo indagato l’attività protettiva di queste sostanze su linee cellulari immortalizzate di cheratinociti umani (HaCaT) sottoposte ad insulti responsabili di indurre stress ossidativo. Lo stress ossidativo è dato da una condizione di sbilanciamento nei livelli di produzione o detossificazione di radicali liberi dell’ossigeno (ROS) che comporta danni ai principali componenti cellulari quali lipidi, proteine e DNA. Questa condizione può essere indotta da diverse cause endogene ed esogene e, nell’ambito del nostro studio, abbiamo impiegato come insulti in grado di aumentare l’attività radicalica le radiazioni UVA e il perossido di idrogeno H2O2. Lo stress ossidativo è un processo patologico di notevole importanza poiché strettamente correlato all’instaurarsi di processi infiammatori: i ROS, radicali liberi dell’ossigeno, regolano molteplici pathways molecolari che inducono l’espressione di geni coinvolti nella risposta infiammatoria. In generale, l’aumentata espressione di queste specie radicaliche altamente reattive può portare a fenomeni patologici quali quelli di invecchiamento cellulare o, in casi più severi, a mutazioni genetiche che determinano processi di cancerogenesi.
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