Riassunto analitico
Lo studio svolto in questa Tesi di Laurea magistrale ha avuto come oggetto la caratterizzazione e sperimentazione di decori presenti su manufatti ceramici appartenenti a una selezione di frammenti di maioliche pavesi, risalenti al tardo Seicento e appartenenti al corpus denominato “latesini”, focalizzando l’attenzione sui decori di colore blu. La ricerca ha richiesto un approccio transdisciplinare poiché, come sovente succede negli studi archeometrici di manufatti storici, la problematica legata alla tecnica di realizzazione di questi manufatti coinvolge conoscenze tecniche, scientifiche, storiche e di ricerca documentaria (archivi e trattati tecnici). Dalla documentazione storica risulta che i decori ceramici “in blu” erano ottenuti utilizzato la “zaffera”, ma anche “zafra” o “safra”, materiale del quale ancora poco chiara è la esatta composizione materica. Questa intrigante domanda ha guidato il protocollo di indagine sui manufatti antichi e la seconda parte della ricerca, ossia la sperimentazione in laboratorio. Sono stati infatti realizzati modelli teorici (provini sperimentali) in laboratorio a partire da un supporto in biscotto su cui sono stati applicati tre tipi di rivestimenti, tutti a base di cobalto, ma ottenuti utilizzando differenti ricette, dedotte da manuali tecnici e dalla pratica artigianale ceramica, allo scopo di riprodurre quello che avveniva nei laboratori pavesi del tardo Seicento e capire come venivano decorate queste maioliche. Quindi, i provini così ottenuti sono stati successivamente trattati termicamente utilizzando tempi e temperature che permettessero di riprodurre le condizioni tipiche dei forni nei quali, in passato, veniva cotta la maiolica. I provini sperimentali sono poi stati caratterizzati e confrontati con i campioni tal quali, al fine di trovare correlazioni o analogie in merito a caratteristiche ottiche come colore e brillantezza, alle fasi cristalline presenti, ed alla composizione superficiale che permettano di poter fare ipotesi riguardo a modalità e tempi di cottura e materie prime utilizzate in antichità nelle manifatture produttrici di maiolica. La strumentazione utilizzata comprende approcci non invasivi (misura del colore e della brillantezza, microscopia ottica) e indagini invasive (microscopio ottico, la diffrazione a raggi X e l’analisi al microscopio elettronico a scansione).
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