Riassunto analitico
Viviamo in un periodo storico definito “era digitale”, un periodo in cui la connessione alla rete è parte integrante e vitale della nostra quotidianità. La maggior parte delle attività da noi svolte giornalmente, da quelle più semplici a quelle più complesse, sono spesso coadiuvate da sistemi e dispositivi altamente innovativi ed interconnessi, con i quali interagiamo attraverso un intenso scambio di dati ed informazioni. Dati, che talvolta, possono produrre un profitto significativo per criminali informatici celati nella rete ed impegnati a sottrarre, manipolare o addirittura deteriorare tali informazioni. In realtà, i danni che si è costretti a subire, qualora questo dovesse succedere, sono molti di più e vanno ad incidere sui propri estremi, sulla propria attività di business, ma soprattutto possono danneggiare la nostra reputazione. Le minacce informatiche sono in uno stato di continuo sviluppo all'interno dello spazio cibernetico e sono in grado di colpire istituzioni, organizzazioni e singoli utenti in tutto il mondo. Per fronteggiare tali attacchi, a livello europeo, sono stati incaricati organi specifici e sono stati emanati numerosi decreti che potessero intervenire per garantire una protezione e una tutela adeguata degli utenti e di tutti i prodotti e servizi che si servono di tecnologie per la comunicazione, percezione ed elaborazione delle informazioni. Nonostante ciò, il modo migliore per proteggersi da tali rischi rimane la nostra conoscenza e la nostra capacità di utilizzare la rete, e ciò che ne consegue, in maniera responsabile. Dobbiamo essere sempre più propensi ad una cultura orientata alla sicurezza, in cui è responsabilità di ognuno aiutare l’altro ad essere consapevole delle sue azioni, per imparare a tutelarsi tramite queste. Siamo noi il primo strumento di difesa.
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