Riassunto analitico
.Sommario La seguente argomentazione analizza i recenti sviluppi riguardante l’interpretazione dell’Articolo II della Convenzione di New York del 1958, apportati dall’utilizzo dei moderni mezzi di comunicazione. Il primo capitolo mostra una panoramica delle caratteristiche principali che compongono il procedimento arbitrale, facendo particolare riferimento ai più noti istituti dell’arbitrato, come l’ICC. Tale decisione, del tutto intenzionale, è stata fatta per poter meglio capire e successivamente analizzare in che modo questi radicati pilastri della giurisdizione arbitrale armonizzano le loro regolamentazioni con le nuove esigenze proposte dal mondo tecnologico. Successivamente, verranno discusse le più note particolarità che conducono all’adempimento e validità del lodo arbitrale, in relazione alla corretta richiesta di accordo; questo, per approfondire le possibili problematiche che possono insorgere nell’utilizzo della nuova tecnologia e per capire come ogni Stato si stia adoperando per affrontare i relativi ostacoli. Il secondo capitolo propone un’analisi di una sentenza, in modo da esaminare in che modo l’espressione scritta di accordo arbitrale sia fondamentale per validare una sentenza di questo tipo. Questa parta sarà focalizzata sulle caratteristiche essenziali necessarie che predispongono una clausola arbitrale e in che modo, questa debba essere trasmessa alla controparte. Oggigiorno, è sempre più frequente, condurre accordi e affari tramite Internet, e per questo certe piattaforme corrono ai ripari introducendo la clausola arbitrale all’interno tramite un accordo sottoforma digitale. Infatti, nella sentenza che verrà analizzata, ovvero Kevin Khoa Nguyen v. Barnes & Noble, quest’ultimo si è avvalso del cosiddetto “browse-wrap agreement” per includere l’accordo arbitrale e verranno esaminate le diverse ragioni per le quali la corte ha deciso di non validare l’accordo sottoforma di arbitrato. Inoltre, considerato che il digitale sta sostituendo sempre più il cartaceo, rendendo difficile certe scelte giuridiche, istituti come l’UNCITRAL hanno rafforzato i propri regolamenti, mentre altri apparati sono dovuti nascere, come la Convenzione sull’Uso delle Comunicazione Elettroniche del 2005 che entrò in vigore il primo Marzo 2013. Dunque, uno dei punti focali sarà dimostrare in che modo la giurisdizione concilierà l’uso di queste comunicazioni elettroniche con i contratti internazionali permettendo la validità dell’accordo in ogni corte del mondo. Il terzo capitolo, invece, porrà uno sguardo verso il futuro dell’arbitrato. Il digitale sta diventando la forma preferita tra i parteci che desiderano risolvere i loro contenzioni nella maniera più veloce e pratica che ci sia. Il legame che si sta creando tra l’arbitrato e Internet è così stretto che cambiando anche l’approccio degli stessi arbitri che sono costretti ad adattare le leggi al nuovo scenario. In conclusione, tale tesi ha lo scopo di esprimere l’idea che la necessità di un accordo scritto stia pian piano dissolvendosi ma che nuovi metedi sono ben acetti. La tecnologia sta cambiando il modo di arbitrare e l’unica prospettiva per la sua sopravvivenza è che la Convenzione, e non solo, si adatti ai nuovi bisogni permettendo ad ogni parte di poter avvalersi dell’arbitrato in qualsiasi modo e luogo.
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Abstract
Abstract
The following thesis examines the recent developments concerning the interpretation of Article II of the New York Convention of 1958, produced by the employ of modern means of communication.
The first chapter deals with a panoramic of the main features composing the arbitration proceeding, with particular reference to the indication of the most relevant arbitral institutions. This decision has been intentional, in order to understand and analyse in which way those rooted pillars decided to harmonise their own rules with the new exigences of the technological world. Then, we will discuss the main characteristics leading to the enforcement of the arbitral award depending on the correct submission of the arbitral agreement, including an introduction to the possible issues may raise to the employ of modern technology and what States are doing to implement their own legislation to face the problem.
The second chapter takes into examine a case study to show how the in-writing requirement is fundamental to validate your arbitral proceeding. This part will be focused on the main essential features necessary to generate an arbitral clause and how these must be transmitted to the other party. Nowadays, it is more and more frequent that some businesses are conducted online and for this, the intention to arbitrate in case of dispute it is contained into a digital agreement. In fact, in the sentence in question, that is Kevin Khoa Nguyen v. Barnes & Noble, the latter used a browse-wrap agreement to include the arbitral clause and we will study all the reasons why the court decided to invalidate the deal. Moreover, seen the ever-increasing use of electronic system instead of paper-based, it is affecting the whole jurisdiction, some institution as the UNCITRAL improved its regulation while some others had to be founded as the Use of Electronic Communications Convention in 2005 that entered in force on 1 March 2013. It will be demonstrated the intention to conciliate the use of electronic communications with international trade in contracts, avoiding issues of enforceability in font of every court.
Then, the third chapter’s aim is to give a look to the future of arbitration. The digital is replacing the writing and people wish to solve their dispute in a smart and quickly way. The relationship between arbitration and the Internet is so closer to change also arbitrators and counsel’s behaviour forcing rules to be adapted to the new scenario.
In conclusion, this argumentation wants to express the idea that the requirement of the written form is probably disappearing, but at the same time there’s an open mind by jursdiction on the acceptance of new methods of application. Technology turned the way to arbitrate and the only prospective for its survival is the adaptation of the Convention to the modern needs.
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