Riassunto analitico
L’attuale esperienza di lavoro in una delle aziende esportatrici di prodotti alimentari tra le più note nel modenese, ha contribuito ad accrescere la mia personale curiosità su quanto sia importante per l’industria italiana cercare e moltiplicare i propri sbocchi commerciali su mercati sempre più lontani. Ciò pone inevitabilmente in primo piano il problema dei trasporti che hanno assunto, nel corso degli anni, un ruolo sempre più importante e decisivo nel processo di crescita del nostro sistema economico anche per i vantaggi competitivi che possono derivare dalla completa e corretta gestione di questa attività. Tale attività rappresenta infatti l’anello della catena industriale che congiunge l’approvvigionamento alla commercializzazione ed ha il compito di mantenere efficiente tutto il complesso sistema distributivo impegnato tra l’altro come logistica. E’ inoltre strumento essenziale nella trattativa e contrattualistica quando, in un contratto di compravendita, devono stabilirsi le modalità di perfezionamento della consegna che a sua volta dovrà essere: economica, rapida, sicura. Ciò non vuol dire solo esente dai rischi propri della movimentazione fisica ma tale da salvaguardare gli interessi delle parti nella delicatissima fase del trasferimento del possesso delle merci in viaggio. Lo sviluppo dei trasporti su strada è quindi un fenomeno piuttosto recente anche sotto il profilo della regolamentazione giuridica. A regolare, infatti, i contratti di trasporto oneroso di merci su strada effettuati tramite autoveicoli è la CMR (Convention Merchandises Routieres). La Convenzione, che sarà l’oggetto del presente lavoro, stipulata a Ginevra nel 1956 e ratificata dall’Italia nel 1960, armonizza le norme sul trasporto internazionale degli Stati che l’hanno sottoscritta. In questo modo, attraverso norme che prevalgono su quelle in vigore in ogni singolo Stato, regola in maniera uniforme tutte le condizioni di trasporto via strada, dissipando così dubbi interpretativi sulla delicata questione della responsabilità del vettore e sulla documentazione di trasporto. Si applica nelle circostanze in cui il punto di partenza e quello di destinazione delle merci siano situati in Stati diversi di cui almeno uno sia contraente della Convenzione. Il presente lavoro, si articola in 4 capitoli: Nel primo capitolo ci si è soffermati principalmente sull’ambito di applicazione della CMR, analizzando nel dettaglio gli articoli che illustrano i requisiti fondamentali per la corretta applicazione della CMR; Nel secondo e terzo capitolo, senza pretesa di esaustività, si è cercato di esaminare nel dettaglio lo specifico aspetto della responsabilità del vettore internazionale, attraverso lo studio di un caso pratico - per cui ringrazio il Manager del reparto logistico in cui lavoro, il Dott. Pedroni per avermi fornito tutti i dati utili alla ricostruzione dei fatti -, cercando di evidenziarne le peculiarità e le principali differenze con la nostra normativa interna. L’ultimo capitolo invece, si incentra sul limite risarcitorio dovuto agli inadempimenti da parte del vettore. Abbiamo cercato, infine, di analizzare i principali problemi interpretativi messi in risalto da dottrina e giurisprudenza (nazionale ed internazionale), che compromettono o possono compromettere l’uniforme applicazione della CMR.
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Abstract
Over the years transports have assumed an increasingly important and decisive role in the process of growth of our economic system also for the competitive advantages that can result from the complete and proper management of this activity.
This activity is also an essential instrument in negotiations and contracts where it is necessary to establish the procedures for the completion of the delivery, which in turn must be: economic, rapid, safe. This does not only mean that it is exempt from the risks that the physical handling may entail, but also that it safeguards the interests of the parties in the very delicate phase of transferring possession of the goods while carried.
The development of road transport is therefore a fairly recent phenomenon also from the point of view of legal regulation.
The CMR (Convention Merchandises Routieres) set the rules as far as the contracts for the onerous carriage of goods by road is concerned. The Convention, which will be the subject of this work, was signed in Geneva in 1956 and ratified by Italy in 1960. It represents the harmonization of the rules on international transport of the States that have signed it.
In this way, through rules that take precedence over those in force in each individual State, it regulates in a uniform manner all conditions of carriage by road, thus dispelling doubts as to the interpretation of the delicate issue of the carrier's liability and the transport documentation. It shall apply in circumstances where the point of departure and the point of destination of the goods are located in different States of which at least one is a party to the Convention.
This work is divided into 4 chapters:
In the first chapter, the main focus concerns the scope of application of CMR, analysing in detail the articles that illustrate the basic requirements for the correct application of CMR;
In the second and third chapter, without claiming to be axhaustive, we tried to examine in detail the specific aspect of the liability of the international carrier, through a study of a practical case, trying to highlight the peculiarities and the maim differences with our internal rules;
The last chapter focuses on the limits of compensation, due to the non/fulfillment by the carrier;
Finally, we have tried to analyse the main problems of interpretation highlighted by doctrine and jurisprudence (both national and international), which compromise or may compromise the uniform application of the CMR.
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