Riassunto analitico
La presente tesi nasce con l’intento di analizzare alcune importanti questioni connesse con il fenomeno che rappresenta il tema “caldo” della nostra attualità: le migrazioni forzate e le problematiche legate all’accoglienza e all’integrazione nei territori del flusso di persone che questi spostamenti producono. Nei primi due capitoli si tenta una trattazione sintetica di due importanti questioni, utili per analizzare la portata attuale dei flussi migratori: le cause che sono sottese al fenomeno e un’esposizione delle norme giuridiche che in Italia tentano di regolamentare la posizione dei profughi giunti all’interno del Paese. L’approccio multicausale rileva che le migrazioni odierne sono originate da una pluralità di fattori, che dipendono in parte dal paese d’origine, in parte dalle situazioni personali e in parte dalle diverse categorie di migranti che si possono individuare. A proposito di questo aspetto si sono evidenziati i punti essenziali delle norme giuridiche che disciplinano le modalità e i tempi per la domanda di asilo. Si è cercato poi di ricostruire in breve l’insieme delle leggi che sono state elaborate in Italia in merito al tema e inoltre si è affrontata l’analisi del sistema di accoglienza italiano, diviso in strutture di prima e seconda accoglienza. I temi sostanziali della tesi sono evidenziati nel terzo capitolo, nel quale si analizza il rapporto tra migranti e comunità di accoglienza. Dopo un breve excursus sulle definizioni che si possono applicare al termine comunità, partendo dalle trattazioni di importanti sociologi contemporanei e non, si è cercato di cogliere il significato che essa può rivestire nella realtà odierna e come possa avvenire l’incontro tra diverse culture al suo interno. In seguito si sono delineati alcuni meccanismi che possono caratterizzare il primo contatto tra profughi e richiedenti asilo e comunità di accoglienza, come pregiudizi, stereotipi e percezioni, tentando di mettere in luce la loro origine e rilevando il ruolo dei media e della politica nell’attuarsi di questi processi. Nell’ultima parte del capitolo si è cercato di cogliere le criticità e i punti di forza del sistema di accoglienza italiano, evidenziando come accanto ad esso, si sviluppino anche forme di accoglienza spontanee, messe in campo dalla società civile. In questo senso, si sono rintracciati alcuni esempi di questo fenomeno, come le iniziative promosse da enti, associazioni e mondo del volontariato. Il capitolo finale mostra i risultati di una ricerca sul tema dell’accoglienza e dell’attivazione della società civile in questo ambito, effettuata in un territorio locale. Dopo aver descritto la situazione relativa al sistema di accoglienza attivato sul territorio osservato, si è evidenziato il ruolo di un Comitato, nato spontaneamente, formato da Associazioni e liberi cittadini. Questo Comitato affianca l’Amministrazione Comunale e le cooperative che gestiscono le strutture che ospitano profughi e richiedenti asilo, nel cercare di creare un’accoglienza il più possibile diffusa e costruttiva per il territorio. Si sono quindi effettuate delle interviste ai rappresentanti delle diverse associazioni e a singoli cittadini, per cogliere gli aspetti più importanti dell’operato del Comitato. L’analisi delle risposte fornite dagli intervistati hanno fatto emergere punti di forza e difficoltà del lavoro svolto in questo territorio. Tuttavia, le persone che operano nell’ambito dell’accoglienza si rendono conto che, a pari passo con lo sviluppo dell’integrazione e della costruzione di un rapporto profondo con le persone ospitate, anche il territorio cambia e riflette su se stesso. Riunirsi in una rete e, in seguito, formarne un’altra con i nuovi protagonisti del nostro presente, porta a ragionare e ad attivarsi verso la propria comunità, ritrovando i valori particolari e fondanti di essa.
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