Riassunto analitico
Il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro delle Banche di Credito Cooperativo, scaduto nel dicembre 2013, avviene in un momento di profondi cambiamenti per il settore. “Il rinnovo non potrà essere diverso da quello concluso in Abi nel 2015” con queste parole il Segretario generale della Fabi apre la stagione degli incontri per le trattative del rinnovo. Ma con quali strumenti verranno affrontati i nodi delle eccedenze di personale (3500 esuberi), dell’interscambio intergenerazionale e della sostenibilità economica di un contratto, che dovrà fare i conti con l’attuazione della riforma del credito cooperativo e la nascita dei gruppi bancari cooperativi? Prevarranno logiche territoriali o logiche di gruppo ? La forte spinta innovativa sul modello di business consentirà di mantenere una specificità e un’autonomia di un contratto di settore? Saranno sufficienti gli strumenti ordinari della contrattazione per affrontare il periodo straordinario o servono strumenti strutturali e sistemici? Il presente lavoro si sviluppa intorno a questi interrogativi. Dopo una prima analisi sul quadro giuridico - normativo e scientifico, con approfondimenti tratti dall’esperienza delle relazioni industriali e della contrattazione di primo e secondo livello degli ultimi 15-20 anni, il lavoro di tesi si propone di intercettare, attraverso l’esame dei principali istituti normativi ed economici dell’attuale contratto e della piattaforma di rinnovo, anche con una visione retrospettiva degli ultimi 20 anni, le tendenze in atto e la convergenza verso il contratto ABI, percorso intrapreso già dai primi anni 2000, con gli inevitabili effetti sulle relazioni sindacali e industriali di settore, oltre alle significative ricadute economiche sui lavoratori. L’analisi prenderà anche in considerazione le riforme intervenute nel mercato del lavoro a partire dalla riforma Biagi al jobs act, dagli strumenti di incentivo all’esodo e di sostegno all’occupazione, dal welfare aziendale, istituti non ancora pienamente ben rappresentanti nel contratto scaduto, e oggetto in questi anni di intese e di accordi, anche non unitari a livello locale, nell’ambito della contrattazione di secondo livello. Si approfondirà l’analisi di contesto del settore e la prevedibile evoluzione con riferimento all’andamento dei ricavi, dei rischi, dei costi e della tecnologia, tutti elementi che premono su un cambio radicale del modello di business delle banche di credito cooperativo. Si procederà ad analizzare in modo comparato i principali istituti normativi e economici del contatto ABI (rinnovato nel 2015 e definito contratto ponte / di transazione) e dell’attuale contratto scaduto BCC. Si approfondiranno inoltre alcuni accordi locali di secondo livello e la loro possibile adozione a livello nazionale. Ripartendo dagli interrogativi iniziali, l’ultima parte di lavoro si occuperà di approfondire le caratteristiche, la specificità e l’autonomia del CCNL del credito cooperativo rispetto al settore delle banche ordinarie e il faticoso percorso del suo rinnovo, tuttora in corso.
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