Riassunto analitico
Nel lavoro sono analizzate due proposte di modifica del modello di business dell'intermediario bancario al centro del dibattito su come accrescerne la resilienza rispetto a shock che ne colpiscano l'attivo, modificandone la struttura del passivo. Il narrow banking, che viene riproposto con varianti dopo la grande crisi del 1929, implica una riduzione del potere di creazione della moneta bancaria. L'adozione di contratti profit and loss sharing (PLS) in sostituzione di contratti di debito standard è al centro sia del modello di Kotlikoff, sia dell'unico sistema di intermediazione di dimensioni rilevanti basato sul loro uso, ovvero la finanza islamica. Per una valutazione empirica delle proposte vengono realizzate due indagini econometriche. La prima, con modelli pooled OLS e panel, stima gli effetti dell'introduzione di un sistema narrow sul costo e sulla disponibilità del credito bancario, a partire da Bossone (2002), ampliando il periodo temporale, per includere gli anni della crisi 2007/08 e il numero di paesi, adottando inoltre specificazioni alternative. I risultati ottenuti confermano solo parzialmente quelli dell'autore secondo cui a un maggior grado di narrowness sono associati un costo maggiore e un’offerta minore del credito bancario. La seconda indagine econometrica ha l’obiettivo di stimare se l’utilizzo di contratti PLS rispetto ai cost plus contract (equiparabili ai contratti di debito "fissi" delle banche tradizionali) abbia contribuito alla loro stabilità nel periodo 2000-2013, innovando rispetto alla letteratura con l’introduzione di un indicatore di utilizzo di contratti PLS al passivo. I risultati ottenuti con metodi di stima OLS e panel non sono concordi nello stimare l'effetto.
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