Riassunto analitico
Nell'ottica di miglioramento della prestazione e riduzione dei consumi,l'audit energetico risulta essere uno strumento assolutamente essenziale.Attraverso un'analisi dettagliata dello stato di fatto, esso si prefigge di individuare i fattori che determinano le inefficienze energetiche di un qualsiasi sistema edificio-impianto,di studiare possibili interventi di miglioramento e stimarne i benefici,quantificando infine il capitale di investimento necessario per la realizzazione ed il relativo tempo di ritorno.Il seguente lavoro di tesi nasce dallo studio dello strumento audit energetico e dall'intenzione di ricercare una metodologia in grado di ottimizzarlo.Per fare ciò si è scelto un approccio gestionale e si è fatto ricorso ai principi ed alla metodologia tipici della Lean Six Sigma,adattandoli all'ambito della diagnosi energetica. Lean Six Sigma è una filosofia di gestione dalle grandissime potenzialità che mira a snellire il processo produttivo,minimizzando gli sprechi e la variabilità dei processi, con l'obiettivo di aumentarne la produttività. Questa filosofia abbina un approccio globale tipico della Lean Production,volto a velocizzare i processi e snellire le procedure,agli strumenti statistici rigorosi della metodologia Six Sigma.La combinazione di questi due principi di gestione,che appaiono complementari tra loro,risulta estremamente versatile ed ha portato a numerosi successi in svariati campi di applicazione,dai processi produttivi alle aziende di servizi.In letteratura non sono citati però casi applicativi in ambito di gestione dell'energia,perciò obiettivo primario di questa tesi è stato quello di riuscire ad abbinare l'ottica Lean Six Sigma al tema dell'audit energetico.Il caso studio sviluppato è quello di un edificio della Grande Distribuzione Organizzata (GDO).La metodologia classica di audit energetico è stata analizzata e rivista in chiave Lean,seguendo i principi cardine di questa filosofia ed inserendo lo studio all'interno di un percorso DMAIC (Define Measure Analyse Improve Control) tipico della tecnica Six Sigma. Individuati i centri di costo che incidono maggiormente sui consumi,è stata quindi svolta un'analisi statistica puntuale delle componenti principali (PCA) e parziali (PLS).Sono stati utilizzati infine strumenti grafici tipici della Lean Production,estremamente utili per immediatezza e chiarezza di rappresentazione;tra questi ultimi ricoprono una posizione primaria i diagrammi di Pareto ed Ishikawa,attraverso i quali è stato possibile individuare sia le principali cause di spreco,che i centri di costo con maggiore incidenza sui consumi.
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