Riassunto analitico
Oggi giorno il lavoratore italiano si ritrova, molto spesso, a dover emigrare in maniera temporanea o definitiva in un Paese estero, per svolgere il proprio lavoro. Questo fenomeno è estremamente rilevante all’interno della società, e le ragioni che spingono l’individuo a questo cambiamento sono molteplici. Elementi considerevoli nella mutazione del luogo di lavoro sono sicuramente la località di destinazione, all’interno di un Paese europeo o extraeuropeo, e la durata prevista. Nel presente studio, ho deciso di analizzare e approfondire tali aspetti dettagliatamente. Nella prima parte dell’elaborato mi soffermerò sul lavoratore all’interno dell’Unione Europea, esaminando le normative che regolano la libera circolazione delle persone, prima e dopo il trattato di Schengen. Il mutamento del luogo di lavoro crea diverse tipologie contrattuali che variano in base alla durata: trasferta o distacco per un periodo temporaneo o limitato e trasferimento che porta ad un mutamento definitivo della sede di lavoro. La trasferta, il trasferimento e il distacco verranno analizzati sia in ambito europeo che internazionale. L’attenzione verrà focalizzata, soprattutto, sul distacco transnazionale nel quadro di una prestazione di services partendo dall’analisi di due importanti sentenze, Viking e Laval , emanate dalla Corte di Giustizia europea, mi soffermerò sul quadro regolatorio della materia. Approfondirò il contratto di rete, una tipologia contrattuale sempre più utilizzata ai nostri giorni, e il significato della parola “codatorialità”, in termini di esercizio congiunto del potere datoriale. Nella seconda parte della tesi, invece, verrà analizzato il trattamento economico del lavoratore a livello europeo e internazionale, con la descrizione del sistema previdenziale nostrano, soffermandosi sul sistema pensionistico italiano e i principali cambiamenti introdotti dalla Legge 214/2011 della Riforma Monti Fornero, e di altri Stati europei. Sul versante internazionale saranno messe in evidenza ed analizzate le principali Convenzioni stipulate in materia di sicurezza sociale per assicurare al lavoratore, che si reca in uno Stato estero a svolgere la sua attività lavorativa, gli stessi benefici previsti dalla legislazione del Paese estero nei confronti dei propri cittadini. Nella terza ed ultima parte della tesi verrà analizzata la normativa applicata ai lavoratori stranieri autonomi e dipendenti, che si recano in Italia per svolgere la loro attività lavorativa. Infine, verranno mostrati i principali flussi migratori elaborati sulla base di alcuni indicatori quali titolo di studio, età, sesso dei lavoratori italiani all’estero e degli stranieri che su recano in Italia.
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