Riassunto analitico
Il presente studio analizza l’ecologia profonda (deep ecology), concetto elaborato da Arne Næss nel 1973, applicandolo al contesto letterario australiano. Attraverso l’esame di un corpus selezionato di opere poetiche e narrative, la ricerca esplora le modalità con cui i principi dell’ecologia profonda si intrecciano con le tradizioni culturali indigene, offrendo una riflessione critica sul rapporto tra letteratura e ambiente. La scelta di focalizzarsi sull’Australia risponde all’esigenza di superare l’orizzonte occidentale predominante negli studi ecocritici, privilegiando una prospettiva che integra le visioni ecologiche delle popolazioni aborigene. In particolare, la ricerca evidenzia come tali tradizioni riflettano una concezione della natura ecocentrica, in contrasto con il paradigma antropocentrico occidentale, di matrice strumentalistica, che tende a considerare l’ambiente come una realtà esterna e funzionale ai bisogni umani. L’analisi si sviluppa attraverso cinque capitoli principali: il primo introduce i fondamenti teorici dell’ecologia profonda, con particolare attenzione al pensiero di Næss e al contesto storico-filosofico di riferimento; il secondo approfondisce il contributo dell’ecocritica australiana, esaminando le prospettive di studio di Val Plumwood e Deborah Bird Rose; i capitoli successivi applicano i principi dell’ecologia profonda all’analisi di opere rappresentative della letteratura australiana contemporanea. In ambito poetico, lo studio prende in esame My People (1970) di Kath Walker e The New Arcadia (2005) di John Kinsella, mentre in ambito narrativo analizza That Deadman Dance (2010) di Kim Scott e Carpentaria (2006) di Alexis Wright. Attraverso questi testi, l’indagine mette in luce temi centrali quali la connessione spirituale tra l’uomo e l’ambiente, le relazioni totemiche e l’agency del paesaggio, sottolineando il contributo della letteratura australiana alla ridefinizione delle relazioni tra esseri umani e ambiente. Il lavoro intende, dunque, arricchire il dibattito sull’ecologia profonda, dimostrando come la produzione letteraria australiana, attraverso la valorizzazione delle conoscenze indigene, offra una prospettiva alternativa per riconsiderare il rapporto tra uomo e ambiente in un’epoca di crisi ecologica globale.
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