Riassunto analitico
Le malattie del segmento oculare posteriore, come la degenerazione maculare legata all’età (AMD) e la retinopatia diabetica (DR) minacciano seriamente la salute della vista e la qualità della vita umana. Il trattamento di tali patologie rappresenta una grande sfida per i medici oculisti e gli scienziati che lavorano nell’ambito dell’oftalmologia. In particolare, la somministrazione non invasiva di farmaci nel segmento oculare posteriore è altamente auspicabile, ma è ancora molto difficile da attuare a causa della rapida eliminazione del farmaco a livello oculare, la permeabilità limitata delle strutture oculari e il basso accumulo del farmaco nel sito bersaglio.Allo stato attuale, molti nuovi farmaci oculari topici e sistemi di somministrazione non invasivi sono in fase di sviluppo. Lo scopo di questo elaborato è di presentare le sfide nel trattamento non invasivo delle malattie del segmento oculare posteriore e analizzare le più moderne strategie terapeutiche descritte in letteratura. Nella parte introduttiva vengono riportate le barriere alla somministrazione oculare, basate sulla struttura e sul comportamento fisiologico oculare, compresa l'analisi e la discussione sull'influenza delle singole strutture oculari nel direzionamento non invasivo a livello del segmento oculare posteriore. Sono anche discusse le vie di assorbimento per raggiungere il segmento oculare posteriore, attraverso la somministrazione oculare topica, e le strategie per migliorarla. Successivamente sono illustrate le varie vie di somministrazione dei farmaci a livello oculare posteriore, sia invasive che non invasive. Sono descritte le applicazioni della diffusa e rischiosa somministrazione invasiva dei farmaci che evidenzia la necessità di sviluppare somministrazioni locali più semplici da attuare e alternative alla via iniettabile retrooculare. Di seguito, sono presentati i progressi della ricerca nello sviluppo di sistemi di direzionamento non invasivi nella terapia delle affezioni del fondo oculare, includendo nanovettori, lenti a contatto e molti altri sistemi di drug delivery. In conclusione, trattare le oculopatie posteriori tramite preparazioni topiche non invasive in combinazione con dispositivi adeguati risulta un obiettivo difficile da raggiungere; tuttavia, i progressi promettenti fatti negli ultimi tempi sembrano rendere tale obiettivo sempre più vicino e realizzabile.
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