Riassunto analitico
La presenza di disparità di genere nell'accesso ai servizi finanziari è un fenomeno globale che minaccia lo sviluppo economico e sociale di ciascun paese. In generale, la microfinanza e, più nello specifico, il microcredito, sono stati identificati come strumenti efficaci per affrontare questa sfida. Se storicamente il microcredito nasce per superare il problema dell’esclusione finanziaria soprattutto nell’ambito delle economie emergenti e in via di sviluppo, questa tesi invece si propone di esaminare l'impatto della microfinanza e del microcredito nel contrastare l'esclusione finanziaria femminile in due economie avanzate, ma opposte fra loro: l’Italia e la Cina. L’efficacia del microcredito può variare significativamente a seconda del contesto socioeconomico e culturale in cui viene implementato. L’Italia, nonostante sia una nazione con un’economia piuttosto avanzata, sperimenta ancora un divario di genere abbastanza pronunciato in relazione all’accessibilità delle donne ai servizi finanziari e di conseguenza allo sviluppo del loro potenziale imprenditoriale. D'altra parte, la Cina, pur essendo un paese caratterizzato da una rapida crescita economica, è anche un paese che risente di profonde disuguaglianze regionali. Infatti, l'accesso delle donne al sistema finanziario è influenzato da fattori estremamente complessi come le politiche governative e le tradizioni culturali. Tuttavia, l’analisi dei dati raccolti dalle istituzioni finanziarie italiane e cinesi e dalle organizzazioni internazionali suggerisce che il microcredito possa svolgere un ruolo chiave nel fornire alle donne opportunità di finanziamento e supporto imprenditoriale al fine di promuovere l'inclusione finanziaria e valorizzare l’emancipazione economica delle donne. In sintesi, questa trattazione contribuisce alla comprensione dell'efficacia della microfinanza e del microcredito nel contrastare l'esclusione finanziaria femminile, evidenziando le opportunità e le sfide presenti in contesti nazionali diversi come l’Italia e la Cina. Tale analisi comparativa, oltre che arricchire la letteratura globale sull’argomento, può essere utile nell’orientare la formulazione di potenziali politiche pubbliche o regolamentazioni atte a favorire l’inclusione finanziaria e promuovere la parità di genere anche in tale ambito.
|