Riassunto analitico
Il linfedema è una condizione clinica patologica complessa dovuta all’accumulo di liquido interstiziale per meiopragia del sistema linfatico. L’OMS ha stimato 300 milioni di persone colpite da questa malattia, definita anche “epidemia nascosta” essendo complessa da diagnosticare. L’impatto sulla qualità della vita è molto negativo, infatti oltre a costituire un effetto invalidante costituisce anche un potenziale pericolo per la salute del paziente, in termini di rischio infettivo. Il linfedema non ha una cura definitiva, il trattamento di prima scelta è la cosiddetta Terapia Decongestiva Complessa (TDC), un approccio terapeutico multimodale che combina cinque diverse terapie fisiche: educazione del paziente e cura della pelle, linfodrenaggio manuale, bendaggi multistrato, compressione pneumatica intermittente e utilizzo di tutori. La TDC è in grado di controllare la patologia con risultati soddisfacenti nella maggior parte dei casi ma gestisce solo i sintomi della malattia. Finora gli sforzi per trovare una vera e propria terapia per il linfedema sono stati deludenti, ad oggi infatti non esiste una terapia farmacologica convalidata per curare la malattia. La mancanza di trattamenti e farmaci efficaci per il linfedema ha portato alla valutazione da parte della comunità scientifica di terapie alternative come i nutraceutici, i quali assunti in sinergia alla TDC si sono ritenuti utili per alleviare e migliorare i sintomi del linfedema e garantire una migliore qualità della vita. Un valido esempio è la formulazione di due derivati chimici provenienti da due piante medicinali, vale a dire calicosina, che si trova nella pianta medicinale Astragalus membranaceus, e acido gallico, presente nella Paeonia officinalis. In seguito al trattamento con la formulazione a doppia erba si è riscontrato un miglioramento nella sintomatologia e nella qualità della vita dei pazienti con linfedema. Eupatorium perfoliatum è un’altra pianta che negli ultimi anni è stata presa in considerazione per le sue proprietà linfangiogeniche. In particolare la fenoforbide A è stata identificata come composto attivo ed insieme all’estratto di E. perfoliatum inducono la germinazione di LEC e di condotti linfatici. L’estratto di Rhus verniciflua ha dimostrato di avere attività anti-adipogenica e la sulfuretina, il suo principale composto bioattivo, ha attività terapeutica contro il linfedema acquisito. Un’ulteriore valida strategia terapeutica alternativa è l’estratto di Piper retrofractum ed il suo componente bioattivo, la piperina, che promuove la linfangiogenesi. Queste strategie terapeutiche possono essere una nuova frontiera di trattamento per il linfedema.
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