Riassunto analitico
Il colangiocarcinoma è un tumore epatico biologicamente aggressivo, con opzioni terapeutiche scarse e prognosi infausta. Rappresenta il 3% di tutti i tumori gastrointestinali, tuttavia, l’incidenza è in aumento per le forme intraepatiche poiché sono in incremento i fattori di rischio, quali epatiti B e C e cirrosi epatica. Come si riscontra in molti tumori solidi, anche nel colangiocarcinoma è stato osservato un aumento di espressione del gene umano NT5E, che codifica per l’antigene Cluster of differentiation 73 (CD73). Fisiologicamente il CD73 coopera nella conversione di ATP extracellulare pro-infiammatoria in adenosina extracellulare antinfiammatoria. In letteratura sono riportati risultati contrastanti sul ruolo del CD73 nei tumori, dove l’espressione di questo antigene può essere correlata o ad una peggiore o ad una migliore prognosi a seconda del tipo di tumore esaminato. Inoltre, è stato riportato come l’espressione di CD73 possa essere associata a meccanismi di farmacoresistenza e resistenza all’apoptosi nel tumore del pancreas, della mammella e del polmone. La citochina nota come Tumor Necrosis Factor Related Apoptosis Inducing Ligand (TRAIL) è un membro della famiglia TNF, fisiologicamente prodotta da cellule del sistema immunitario. Essa svolge un ruolo fondamentale nei meccanismi di immunosorveglianza tumorale in quanto è in grado di indurre apoptosi nelle cellule tumorali risparmiando quelle sane. Questa selettiva modalità d’azione di TRAIL ha suscitato largo interesse in ambito farmaceutico, portando allo sviluppo di farmaci antitumorali basati sulla molecola ricombinante e su agonisti recettoriali di TRAIL. Tuttavia, studi pre-clinici hanno dimostrato come, spesso, i tumori siano in grado di sviluppare meccanismi di resistenza all’apoptosi mediata da TRAIL. Gli obiettivi di questo studio sono stati: • valutare la sensibilità di 3 diverse linee di colangiocarcinoma (HUCC-T1, EGI ed RBE) all’azione citotossica di TRAIL • investigare il ruolo del CD73 nella risposta al trattamento con TRAIL mediante l’uso di modelli cellulari knock-out (HUCC-T1 CD73 KO, EGI CD73 KO, e RBE CD73 KO). Per raggiungere questi obiettivi, inizialmente è stata verificata la presenza dei recettori funzionali di TRAIL (DR4 e DR5) e dei recettori decoy (DcR1 e DcR2) sulle popolazioni tumorali. Successivamente, la sensibilità delle sei linee di colangiocarcinoma a TRAIL è stata verificata attraverso un esperimento di dose-risposta. Nonostante tutte le linee cellulari presentino un profilo recettoriale favorevole a TRAIL, esse rivelano un’eterogeneità di risposta all’azione citotossica della citochina. Le HUCC-T1 WT e CD73 KO sono risultate egualmente refrattarie al trattamento, mentre le EGI WT e CD73 KO si sono dimostrate allo stesso modo sensibili. Al contrario, le RBE WT rivelano una debole sensibilità e, inaspettatamente, il silenziamento del CD73 peggiora tale risposta. Il modello delle RBE è stato utilizzato per ricercare il legame molecolare tra CD73 e la resistenza a TRAIL. I livelli di espressione di geni anti-apoptotici associati alla pathway di TRAIL (i.e. cFLIP, Bcl-XL, Bcl-2, e Mcl1) e i livelli di fosforilazione della chinasi Akt, la cui iper-attivazione provoca l’aumento dell’espressione di geni anti-apoptotici, sono stati comparati nelle RBE WT e CD73 KO. Le RBE CD73 KO hanno mostrato un significativo aumento del gene Bcl-2 ed una marcata espressione, sebbene non statisticamente significativa, di Mcl-1 rispetto alle RBE WT. Inoltre, l’analisi citofluorimetrica ha confermato un aumento del grado di fosforilazione di Akt nelle RBE CD73 KO rispetto alle WT. Questo profilo molecolare potrebbe giustificare la maggior resistenza delle RBE CD73 KO all’azione citotossica di TRAIL.
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