Riassunto analitico
La discriminazione in base all’età nel posto di lavoro è ad oggi un argomento di crescente rilevanza, sebbene ancora non sufficientemente approfondito. Il futuro della popolazione negli Stati industrializzati sarà caratterizzato da un’età media in costante crescita a causa di differenti fattori, i quali sono esaminati nella prima parte del presente elaborato. Le conseguenze del cambiamento demografico influenzano inevitabilmente il mercato del lavoro, la sua composizione, le sue politiche, e le problematiche che lo contraddistinguono. Questo documento sviluppa un excursus, partendo dall’analisi della letteratura e dei dati, che inizia con un focus sulle variazioni demografiche, soluzioni proposte dalle istituzioni per gestire il cambiamento, e le loro evoluzioni nel tempo, come anche il quadro esaustivo del perché le sfide rappresentate da un’età crescente siano così cruciali per i governi. La parte successiva è dedicata al tema centrale che esplora le origini dell’ageismo e gli elementi su cui si fonda, e le principali teorie inerenti la discriminazione, in quanto chiave per la comprensione delle motivazioni che lo caratterizzano. Sono presi in considerazione gli stereotipi che sorgono nel contesto lavorativo nei confronti dei lavoratori o aspiranti tali, di età superiore ai 45/50 anni, che di fatto impediscono alle aziende l’applicazione di pratiche di HR efficienti. La relazione tra questi pregiudizi con i dati effettivi della realtà lavorativa del personale è messa in discussione, in quanto i dati presenti in letteratura indicano una situazione reale distante dagli stereotipi comuni riferiti all’età. L’importanza del ruolo e della carriera dei lavoratori più anziani è evidenziata come uno degli aspetti cruciali nel dibattito sulla discriminazione sul posto di lavoro. Viene inoltre presa in considerazione la concatenazione tra i differenti tipi di discriminazione con quella riferita all’età. La questione è poi approfondita anche dal punto di vista aziendale in quanto la letteratura fa emergere l’esistenza di una relazione negativa tra pratiche discriminanti riferite al lavoro e la job satisfaction dei lavoratori più anziani, determinando un peggioramento nelle performance. Vengono pertanto descritti gli elementi cruciali che giustificano la necessità di policies per prevenire la discriminazione in base all’età. Si fa luce, inoltre, sulle possibili pratiche adottabili dalle imprese per contrastare tali problemi, tanto per le aziende quanto per i lavoratori in esse occupati, favorendo un clima aziendale positivo, la knowledge sharing e potenziali maggiori profitti. In questa prospettiva, viene condotta un’analisi empirica per misurare l’effetto di moderazione dell’età nella relazione tra le pratiche di HRM e la job satisfaction dei lavoratori.
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Abstract
Age discrimination at the workplace is an increasingly hot topic for the nowadays aging society, but yet too little studied. The future of the population of industrialized countries is expected to be about getting constantly older, due to multiple factors which are mentioned and discussed in depth in the first part of the present paper. The consequences of the demographic change influence inevitably the labour market, its composition, policies, and problems which it is affected by. This dissertation makes a digression, examining the existing literature and data, which starts with a focus on the demographic variations, specific moves made by governmental institutions to manage the change and their evolution over time, as well as an exhaustive picture of why the challenges represented by a growing age are so crucial for the governments. The following part of this document is dedicated to the core theme, which explores the origins of ageism, the elements at its basis, and main theories about discrimination, being the key to understand the motives behind it. The stereotypes which typically arise in a work context towards older employees or candidates, preventing the firms from applying efficient HR practices, are considered. The relation of these prejudices to the real-working life experiences of the employees is questioned, being it diverging from multiple empirical studies in the literature. The importance of the role and career of older workers is underlined as one key issue in the debate about workplace discrimination, and the inter-relation of different types of discriminations and the age one is considered. As the literature points out the existence of a negative relationship between discriminating workplace practices and the satisfaction of older workers towards their jobs, which could cause a worsening in performances, the issue is examined as well from an organizational point of view, describing the key factors justifying the need of ad hoc policies to prevent the age discrimination. The light is shed on the possible practices which could be adopted by organizations to contrast the problem for both the company and its employees, favouring a positive organizational climate, knowledge sharing and possible higher profits. In this perspective, an empirical analysis is conducted to assess the moderating effect of age in the relationship between HRM practices and job satisfaction.
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