Riassunto analitico
La preoccupazione della società verso abitudini alimentari più sane ha portato negli ultimi anni a un notevole aumento del consumo e della domanda di frutta e verdura. Circa il 14% dei prodotti ortofrutticoli coltivati annualmente in tutto il mondo viene perso nel lasso di tempo che intercorre fra il momento della raccolta e quello della vendita al dettaglio. Appare quindi lampante la necessità di accelerare i progressi e gli sforzi per rispettare i punti della Agenda 2030 FAO, ed in particolare l’obiettivo OSS 12.3. Lo spreco alimentare sottrae preziose all’ambiente preziose risorse naturali come suolo e acqua che, come ben sappiamo, sono limitate ed andrebbe valorizzate; inoltre, le perdite e gli sprechi alimentari concorrono fino al 10% delle emissioni di gas serra. Una soluzione al minor spreco alimentare è da sempre l’applicazione di packaging plastici, poiché possiedono caratteristiche quali leggerezza e trasparenza, i polimeri sintetici sono il principale componente dei packaging tradizionali, tuttavia, l'uso crescente di film sintetici per imballaggio ha avuto come conseguenza un grave problema ecologico causato dalla loro non biodegradabilità e del loro spropositato accumulo nell’ambiente. I consumatori sono sempre più sensibili verso tematiche ambientali e di ecosostenibilità, e sono propensi all’acquisto di prodotti sostenibili, più sicuri e più sani; packaging che incarnano queste caratteristiche ed in grado di donare valore aggiunto al prodotto allungandone la shelf-life, saranno quindi visti positivamente. In questo senso, l’applicazione di rivestimenti naturali a matrice polimerica è la risposta che la comunità scientifica sta cercando di dare a questa problematica. Questo lavoro di tesi cerca di dare una risposta valida alla problematica sopra citata; nello specifico vengono riportati i risultati ottenuti sulla shelf-life di pomodori oblunghi trattati con tre diverse formulazioni biodegradabili e edibili. Sono state testate due formulazioni a base di xantano e una a base di gomma guar. Tutte e tre le formulazioni sono emulsioni in acqua di polisaccaridi con aggiunta di sorbato di potassio come agente antimicrobico ed eventualmente agenti stabilizzanti. Le formulazioni ottenute sono state applicate sui pomodori tramite spryizzazione ad alta pressione, i campioni ottenuti sono stati poi posti in camera climatica per un totale di otto settimane, e su di essi sono state condotte analisi chimico-fisiche a cadenza settimanale. I principali risultati ottenuti dimostrano un considerevole prolungamento della shelf life (14 giorni) dei pomodori trattati rispetto ai campioni non trattati. I campioni non trattati hanno mostrato una shelf-life che non ha superato le sei settimane, ed in questo periodo hanno perso più de 18% in peso; i pomodori con coating, oltre a presentare un prolungamento in shelf-life di due settimane, hanno mostrato (tranne il trattamento con guar) un minor calo ponderale percentuale, notevolmente minore per la formulazione contenente tutti gli ingredienti testati (11,2%). Le minori perdite in peso si sono tradotte in un miglior mantenimento della firmness; l’analisi degli altri parametri non ha evidenziato stravolgimenti rispetto alle normali cinetiche metaboliche che avvengono nella vita post raccolta di questi frutti climaterici. L’unica differenza riscontrata è stata un prolungamento delle curve risultanti dai grafici ottenuti, segnale di un probabile rallentamento della maturazione e un ritardo dei processi che portano alla senescenza. Alla luce dei risultati ottenuti relativi alle performance di questi coating biodegradabili, è possibile ipotizzare un possibile loro impiego per prolungare la shelf life dei pomodori e donare valore aggiunto a questi prodotti. Sono comunque necessari ulteriori studi per comprendere a pieno l’effetto di queste formulazioni in modo tale da perfezionarle ed ottenere i migliori risultati possibili.
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