Riassunto analitico
I self-emulsifying drug delivery systems (SEDDS) sono miscele isotropiche di oli, tensioattivi, solventi e co-solventi/tensioattivi, che offrono un’eccellente soluzione per quanto riguarda la somministrazione orale di farmaci scarsamente solubili in acqua che abbiano però una appropriata capacità di dissoluzione in olio. Grazie ai lavori di ricerca svolti da Bahloul et al., è stato sviluppato un nuovo approccio per razionalizzare ed ottimizzare i SEDDS. Come modello di farmaco è stato scelto il fenofibrato, un potente agente regolatore dei lipidi. Gli eccipienti scelti sono stati: olio extra vergine d’oliva, PEG 300, Tween® 80 e Span® 85. A partire dagli studi di Bahloul et al., è emersa l’esigenza di approfondire la stabilità termodinamica delle formulazioni composte dai diversi eccipienti; considerando in particolare otto formulazioni di SEDDS, selezionate per la loro abilità di auto-emulsionamento e la loro capacità di aumentare il rilascio del farmaco in vitro. Questa necessità è nata dal fatto che non tutte le formulazioni presentano un’unica fase omogenea a temperatura ambiente. Lo scopo di questo lavoro è stato, quindi, quello di capire perché gli stessi eccipienti in proporzioni diverse siano in grado di formare sia formulazioni omogenee che non omogenee a 25°C. Gli studi termodinamici sono stati effettuati principalmente con la tecnica della calorimetria differenziale a scansione (DSC). Sulla base dei risultati ottenuti dalle diverse analisi, è stato possibile costruire un diagramma esplicativo in grado di spiegare il comportamento delle miscele binarie degli eccipienti tra loro e, di conseguenza, anche il comportamento delle formulazioni dei SEDDS nel complesso. Da questo studio è emerso che gli eccipienti presenti nelle formulazioni dei SEDDS, formano miscele che si incontrano in un punto ad una determinata temperatura. Con l’aumentare della temperatura, le miscele diventano progressivamente omogenee, fino al raggiungimento di una temperatura al di sopra della quale non si ha più separazione di fase per tutte le composizioni di eccipienti. È importante sottolineare che quando tutti gli eccipienti si incontrano tra loro a certe composizioni, essi riducono il valore di temperatura alla quale formano una miscela omogenea e così risulta possibile vedere un’unica fase omogenea anche a temperatura ambiente. Tutto dipende dalla quantità di ogni componente presente nella formulazione.
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Abstract
Self-emulsifying drug delivery systems (SEDDS) are isotropic mixtures of oils, surfactants, solvents and co-solvents/surfactants, which offer an excellent solution for oral administration of poorly water-soluble drugs having an appropriate ability of dissolution in oil.
Thanks to Bahloul et al. research works, it has been developed a new approach to rationalize an optimized design for SEDDS. Fenofibrate, a potent lipid-regulating agent, was selected as drug model. The excipients chosen were: extra virgin olive oil, PEG 300, Tween® 80 and Span® 85.
Starting from Bahloul et al. studies, it has been underlined the need to deepen the thermodynamic stability of the different excipient formulations, whereas in particular eight SEDDS formulations, selected for their self-emulsification capacity and their effect on increasing in vitro drug release. This needs stems from the fact that not all these formulations present a homogeneous phase at room temperature.
The aim of this work was, therefore, to understand why the same excipients in different ratios form both homogeneous and non-homogeneous formulations at 25°C.
Thermodynamic studies were carried out principally with differential scanning calorimetry (DSC) technique.
Based on results obtained from the different analysis, it was possible to build an explanatory diagram able to explain the behaviour of binary mixtures of excipients between them and, therefore, the behaviour of SEDDS formulations as a whole.
From this study it has emerged that the excipients present in SEDDS formulations, form mixtures that collide in one point at a certain temperature. With increasing temperature, the binary mixtures become progressively homogeneous, until reaching a temperature above which there is no more phase separation for all compositions of excipients.
It is important to stress that when all excipients meet each other at certain compositions, they reduce the temperature at which they form a homogeneous mixture and so it is possible to see a homogeneous phase also at room temperature. Everything depends on the amount of each component present in the formulation.
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