Riassunto analitico
Il progetto di tesi nasce dalla necessità di creare uno strumento utile alle aziende di un settore specifico per comprendere il proprio posizionamento in termini di performance della Supply Chain rispetto ai propri competitors, quindi in ottica di benchmarking. In particolare, il settore di riferimento scelto è quello delle aziende costruttrici di macchine automatiche per il confezionamento e l’imballaggio. Tale strumento risulta molto utile nel contesto odierno, dove è di fondamentale importanza definire un set di parametri utili alla determinazione della performance della Supply Chain: questo è il primo obiettivo dell’elaborato, sono infatti stati definiti due framework di criteri per la determinazione della performance della Supply Chain. Il primo set di criteri è composto esclusivamente da criteri quantitativi, quindi KPI numerici, mentre il secondo set di metriche si basa su criteri qualitativi. Entrambi i framework sono suddivisi in cinque macro-categorie: Acquisti, Pianificazione, Logistica interna, Trasporti, Qualità. Per definire il posizionamento di ogni azienda rispetto ai propri competitors si è calcolato un punteggio globale di performance della Supply Chain tramite la metodologia MCDM, in particolare tramite l’utilizzo del metodo TOPSIS. Il secondo obiettivo dell’elaborato è quello di confrontare cinque diversi metodi soggettivi parsimoniosi per la determinazione dei pesi dei criteri, utilizzati come input per il metodo TOPSIS, studiandone gli effetti oggettivi e le percezioni soggettive dei decisori coinvolti. I risultati mostrano come le funzioni aziendali della Pianificazione e degli Acquisti risultino le più importanti per la corretta gestione della Supply Chain. Si vuole quindi porre l’attenzione sulle aree ritenute più importanti da esperti di settore e sulle conseguenze che l’utilizzo dei vari metodi di determinazione dei pesi portano sul ranking finale delle aziende.
|