Riassunto analitico
Lo studio della provenienza e della mobilità sta diventando sempre più importante nel contesto dell’evoluzione umana e delle scienze storiche, intersecando discipline scientifiche come archeometria, geochimica e antropologia biologica. In particolare, grazie a recenti sviluppi e applicazioni nell’analisi isotopica dello stronzio è possibile tracciare geograficamente il luogo di nascita di un individuo, analizzando il rapporto 87 Sr/ 86 Sr dello smalto dentale (bioapatite). L’identificazione della località si basa sul confronto dei dati isotopici misurati nei tessuti ossei con l’impronta isotopica locale legata alla composizione chimica dei suoli, delle acque e più in generale alla geologia regionale, utilizzando database di dati isotopici geolocalizzati, le cosiddette mappe “isoscape”, in continuo sviluppo. In questo lavoro di tesi, sono state valutate le strategie di mobilità degli individui sepolti presso il lazzaretto Vecchio di Venezia. Tale struttura venne costruita su una delle isole del lido nel 1423 per decreto del Maggior Consiglio: si configura come la prima struttura permanente dedicata alla cura e al ricovero dei malati di peste e alla quarantena di coloro che provenivano da zone infette. Tutt’ora non è però chiaro come venisse utilizzato e chi vi fosse sepolto. Per comprendere al meglio l’utilizzo del lazzeretto, analisi isotopiche dello Sr sono state condotte su circa 50 individui sepolti in tale luogo. I dati sono stati poi contestualizzati tramite il confronto con la geologia locale e comparati con una mappa del rapporto isotopico dello Sr biodisponibile. In aggiunta, per questo lavoro di tesi è stata utilizzata una nuova tecnica di separazione isotopica dello stronzio che si basa sull’uso di micro-colonne con un volume di 30 microlitri rispetto alle classiche colonne da >100 microlitri. Questa tecnica permette un notevole risparmio nell’uso di resine cationiche e acidi ad alta purezza. Questa procedura è stata testata con standard isotopici.
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